Dalla Costa Azzurra ai Paesi Baschi passando per Camargue, Linguadoca e Pirenei

Con questo post vorrei fornire qualche suggerimento a chi si vuole avventurare in una vacanza tra il Sud ed il Sud-Est della Francia per arrivare, passando dalla Camargue, alla Linguadoca, all’eresia Catara, ai Pirenei, a Lourdes, su su…. fino ai Paesi Baschi Spagnoli e Francesi.

Mi muovo da Ovest ad Est con qualche indicazione su ciò che ho trovato “carino” (quindi parere assolutamente soggettivo) in alcuni casi da un punto di vista paesaggistico, in altri commerciale, in altri ancora storico.

Tralascio quasi tutta la parte di “Costa Azzurra” più famosa (Nizza, Cannes, Antibes) in quanto famosissime e quindi le conoscerete già o potrete trovare su esse miriadi di informazioni su internet.

Lungo l’interno della Costa Azzurra potrete trovare Ezè e SaintPaul de Vence che sono due cittadine stile Borgo Medievale molto piccole e molto carine. La prima delle due, staccatasi dall’Italia per plebiscito, è anche una zona “esclusiva e superlusso” a tariffe ristoranti e alberghi inavvicinabili (per le mie tasche, perlomeno). La storia di Ezè (in Italiano si chiamava Isà o Isià) è antica di 2.000 anni e ricca di misteri. Non ultimo il nome, che deriverebbe da Iside, insieme ad Osiride la divinità principale dell’antico Egitto.
A seguire c’è Grasse la città famosa perchè si producono la gran parte delle essenze e profumi di Francia (se pensate a fermate da queste parti documentatevi su date di mercatini e visite a stabilimenti).

Un po’ prima di SaintTropez (che cmq non è male visitare e magari cenare nel suo lungo mare) c’è Port-Grimaud, una piccola Venezia francese, con ponti e viette lacustri da girare.
Se volete invece fare una “sosta mare” stile “Romagna” non mancate LeLavandou.
Una specie di Rimini un po’ più esclusiva, super attrezzata, super piena di locali e musica.
Lungomare i suoi ristoranti offrono del buon pesce e della buona carne.

Hyeres è una cittadina carina prossima all’isola di Porquerolles (parco naturale).
Se pensate di visitare il parco dell’isola mettetevi nell’ordine di idee di fare code. Specie a Luglio-Agosto !!!

Città grande e sede del più grande porto militare francese è Tolone. Se si è fortunati si può vedere nel porto la PortaAerei francese “Clemenceau”. Suggestiva!!
La città è anche gradevole per farci due passi…. essendo grande è inevitabilmente un po’ caotica (anche se ad Agosto è sicuramente più vuota)

Proseguendo ad Est ci sono Aix-en-Provence (cittadina gradevole e un po’ medievaleggiante, famosa per le sue innumerevoli fontane) e Marsiglia. Quest’ultima è una grande città con una zona portuale piuttosto malfamata ma molto particolare.
Tra l’altro qui ho visto l’unico mercato di solo “aglio” della mia vita !! Ce n’erano di tutti i colori e pezzature. E non manca un ricco ed economico mercato del “pescato del giorno”.

Proseguendo si arriva nella Camargue e a due cittadine che amo molto “Les Saintes Mariees de
la Mer” e “Aigues Mortes
La prima città (c’è tutta una storia sulle Marie arrivate dal mare, MariaMaddalena e la Madonna, che
recavano con loro il Sacro Graal ed una chiesetta che accoglie, secono la leggenda le loro spoglie) è anche la capitale dei gitani. A Maggio arrivano da tutta Europa per festeggiare la loro giornata e la loro regina.
E’ sede anche di un’arena per la Corrida. La corrida. gitana è però incruenta. Il Toro non viene ucciso.
La Camargue è la zona più “spagnola” che abbia mai incontrato. Spagna compresa.
Tenete presente che i GipsyKings non sono spagnoli ma sono di qui!!
La cittadina non presenta molto altro ma se cenate nei ristorantini prospicenti la spiaggia o la via principale sarete accompagnati in quasi tutti i locali da mariachi che vi suoneranno le canzoni gitane e degli stessi Gipsy Kings.
Se poi amate cavalcare è il posto ideale. Laguna, fenicotteri rosa, immensi spazi e relativamente
poca gente (anche se su Agosto… non sono sicurissimo di questo).
Finita la cena andate ad Aigues-Mortes per un drink serale. Passeggerete tra le mura fortificate ed un paesello medioevale davvero suggestivo e suggestivamente illuminato.

Nei dintorni non mancano la città di Arles (dove visse VanGogh… quindi musei a tema a go-go) e Nimes (patria del jeans Denim, ovvero “De Nimes”, e sede di Arena romana stile Verona). Queste sono già città di una certa dimensione con vantaggi e svantaggi che questo presenta.

Un po’ nell’interno nei paraggi troverete anche la bellissima Avignone. La città fu Sede Papale quando i re francesi vollero “deportare” il cattolicesimo da Roma. E’ una città molto bella e suggestiva.

Si arriva quindi a Montpellier. La parte alta, chiusa da mura, a me è piaciuta molto.
Città vivace in gran parte chiusa al traffico. Mi ricorda un po’, per chi la conosce, la Torino del Quadrilatero Romano. Locali all’aperto, studenti, movida, palazzi sontuosi e pregiati.

Si arriva quindi a Sete (grande porto pescatori, solo navi piccole) e Cap D’agde.
Se pensate ad una sosta mare non perdetevi la striscia di spiaggia lunga 10km tra le due città.
Dietro un lago (il Bacino del Thau) e davanti il mare. Troverete camper posteggiati su tutto il percorso ma una pausa relax nelle ore pre-serali è davvero un piacere.
Sete è stata sede della rivolta del Vino contro l’Italia. Ha cittadini sanguigni e veraci.
Un bel canale, un importantissimo porto peschereccio ed un centro città con caffè e bistrot.
Cap d’Agde è una cittadina turistica molto carina. Alterna basse spiaggie di sabbia a Falesie a picco.
Offre un centro pedonale e caotico ed una zona “più alta” con passeggiate e sentieri tra le rocce.
Se poi volete “emozioni forti” c’è il Parco Naturista.
Si accede solo a pagamento e si sta “obbligatoriamente” nudi, anche a pranzare o in bici.
E’ una città nella città con le sue regole e molte trasgressioni.
La spiaggia è molto bella e lunga (3 km circa). La prima parte è a disposizione delle famiglie
ma camminando verso sx dopo 1 o 2 km superata una casamatta di polizia si entra nel mondo
degli scambisti e del sesso free, più o meno tollerato dalle autorità. Dopo le 18 (quando la polizia a cavallo molla i controlli) non è frequente vedere scene di sesso e di massa sulla spiaggia o nell’acqua. A piena vista e senza pudori di sorta.
Se volete cenare nei locali all’interno preparatevi a tutte le stranezze BDSM. Tatuaggi, piercing, abbigliamento in pelle nera, borchie e corpi assolutamente depilati.
Se poi volete sperimentare il canto dell’inferno dantesco dedicato ai lussuriosi, avventuratevi nei
locali notturni all’interno di questo parco. Tutto ciò che immaginate e che non riuscite nemmeno
ad immaginare lì succede. All’aperto, davanti a tutti. Singoli, coppie, gruppi e omosex.

Superata Cap D’Agde si entra nel territorio dei Catari: un movimento cristiano giudicato “eretico”
e pertanto selvaggiamente e duramente colpita dalla Chiesa nel medioevo.
La lotta fu talmente acre e crudele che gli ultimi rifugiati si nascosero a Beziers e MontSegur e
Foix, tre cittadine della Linguadoca.
Siccome Beziers diede asilo ad alcuni Catari (si dice circa 500) la Storia (o forse la leggenda) narra
che l’Arcivescovo di Narbonne Arnaud Amaury diede l’ordine di ucciderli tutti ed alla domanda di un
soldato su come potevano riconoscere i Catari dai Cattolici lui rispose con la celebre frase:
“Massacrateli tutti. Dio riconoscerà i suoi”. Il risultato fu il “Massacro di Beziers” con 20.000 morti
(alcuni dicono 40.000) uccisi senza guardare ad età, sesso o religione.
Una delle pagine più oscure del Cattolicesimo.
Tutta la Linguadoca parla e ricorda questi eventi e l’eresia Catara è ancora diffusa.
Se visitate queste cittadine, fortificate e no, tutte le loro strade e monumenti ne parlano.

Proseguendo si arriva a Narbonne, paese dei mulini a vento. Ma quelli nuovi. Tecnologici.
Li vedrete lungo l’autostrada. Dopo Narbonne l’autostrada si divide in due.
Una parte prosegue verso la Spagna e Barcelona. L’altra sale verso Nord.

Lungo questa seconda dorsale troverete la città Medioevale e Templare di Carcassone. Le mura della Citè sono imponenti e si vedono già da lontano, dall’autostrada. La città si può visitare liberamente mentre sono a pagamento spettacoli di carattere cavalleresco. Le città è davvero suggestiva.

Salendo ancora si incontrano la città di Tolosa.
Non ho particolari ricordi sulla prima. Città di grosse dimensioni ma sempre con lo charme
francese. Da qui l’autostrada si biforca. Da un lato si sale verso la Bretagna dall’altra si scende verso
i Pirenei.
Dalla prima autostrada si sale a Bordeaux; città Universitaria. Un po’ “abbandonata e da ristrutturare”
ma ricca della vivacità giovanile. Un bel bagno di emozioni nell’età più ridente.
A pochi km da Bordeaux c’è la laguna e la città di Arcachon. Due località molto turistiche affacciate sull’Oceano Atlantico. Molto suggestiva la “Dune du Pilat“, una duna di sabbia bianca alta oltre 120 metri (con oscillazioni in base a venti e stagioni) che declina decisa sull’Oceano.

Scendendo invece verso i Pirenei si arriva in prossimità di Lourdes. Si può essere o non essere
credenti ma la cittadina è davvero emozionante. Non tanto per le vie del Business che è nato nei
dintorni quanto per il Santuario che svetta sulla città e la processione di infermi e malati ed ex-voto.
Gli ex-voto sono le persone che percorrono in ginocchio tutta la via dalla base della città fino al Santuario per “ringraziare” la Madonna per la Grazia ricevuta. Un calarsi nella parte dolorosa della vita ed in alcuni casi nella “rinascita”. Volendo si può fare il bagno nell’acqua della fonte. Predisporsi a code.

Dopo Lourdes si incrocia la città termale di Pau ed infine si arriva nei territori Baschi Francesi.
In particolare a Bayonne (in Agosto c’è una festa popolare davvero coinvolgente con l’arrivo di
Baschi da tutte le parti e tende montate in ogni aiuola anche lungo le strade della città).
Vicino a Bayonne c’è Biarritz, una specie di MonteCarlo del Nord, piena di surfisti e di negozi
di lusso. Spiaggia immensa ed effetto marea. Piena di vita e di Benessere.

E per concludere la più bella città basca. San Sebastian. Buona parte pedonale, antica, portuale.
Piena di vita, movida e gente fiera e orgogliosa. Lungo il porto, volendo, potrete assaggiare gamberetti,
cozze, conchigliame vario che vi danno, crudo, dentro dei cartocci di carta.

E poco sotto, Pamplona, la città della corsa dei Tori di San Firmino. La parte Basca più “battagliera”.
Spesso sede di attentati nei tempi caldi della protesta vi saprà accogliere paradossalmente con i suoi placidi Bar affacciati sulle piazze indolenti alla calura estiva.

Mi fermo qui.

Aggiungo solo alcune Note Tecniche:
-Per i pernottamenti la Francia propone vaste scelte e molte catene economiche. Noi ci siamo appoggiati quasi sempre alla catena B&B. Prezzi intorno ai 45€ per camera doppia. Colazione a 7€ (ricchissima; con Nutella, caffè e cappuccino quasi all’italiana, brioches fresche, yogurt di marca, ecc.ecc.)
-Circa il cibo è buonissima la carne, spesso al sangue. Specificate se la volete “Bien Cuit”.
Anche qui non mancano catene. Molto carina e caratteristica la “CourtPaille” che presenta locali in tutta la Francia; non mancano catene un po’ americanizzate tipo la “BuffaloGrill”.
Ma anche la cucina locale è buonissima… bisogna solo imparare un po’ a scegliere tra le salse, i patè, in base ai gusti personali di ognuno.

Dalla Costa Azzurra ai Paesi Baschi passando per Camargue, Linguadoca e Pireneiultima modifica: 2013-08-01T15:01:00+02:00da alphaomeg
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