Da Valencia all’Andalusia (Siviglia, Cadice, Granada e dintorni) – Suggerimenti per un viaggio (01-2020)

Introduzione

In questo post conto di fornire alcune informazioni utili per risparmiare parecchi soldini e muovers
i con un minimo di astuzia se avete in programma un viaggio nella Spagna del Sud.
In particolare dalla Regione di Valencia fino all’Andalusia.
Non mi soffermerò molto su monumenti, musei, castelli e cattedrali, in quanto quel tipo di informazioni sono reperibili ovunque nei siti specializzati ma il mio scopo è fornire suggerimenti e piccole astuzie.

Però occorrono prima alcune precisazioni: Noi abbiamo fatto un giro di due settimane da Natale all’Epifania quindi alcune indicazioni potrebbero essere diverse per i periodi estivi.

Abbiamo viaggiato in aereo fino a Valencia e da lì affittato un’auto con cui poi abbiamo percorso 2.200 km per completare il cerchio fino all’estrema Andalusia e tornare a Valencia.
Le nostre tappe hanno cercato di unire l’utile (ovvero non avere distanze troppo massacranti in auto) al dilettevole (ovvero visitare tutte le città di un certo rilievo nelle regioni attraversate).

Per scelta abbiamo soggiornato in diverse tipologie di strutture. Dall’Hotel 4Stelle, all’Ostello, all’Appartamento (sempre prenotati tramite Booking).
Tengo a precisare che dal mio punto di vista, ma non è detto che valga per tutti, una location che sia a 1,5/2 km dal centro (ovvero 15-20 minuti di camminata) la considero un’ottima location per una serie di motivi.
Il primo è che posso lasciare l’auto in prossimità dell’Hotel (in aree non a pagamento risparmiando dai 15 ai 20 euro al giorno) e recarmi a piedi evitandomi lo stress dei parcheggi in città.
Il secondo è che spesso in Spagna i parcheggi a pagamento lungo la strada non possono superare le 3 ore di stazionamento e pertanto se volete girare per un po’ di ore potreste trovarvi ad esser costretti a tornare all’auto per spostare l’ora.
Tenete presente che, per quello che ho potuto constatare, i controlli sono serrati!!
Se però siete persone poco inclini al camminare magari alcuni di questi Hotel potrebbero essere considerati troppo fuori mano. Non per tutti camminare 15 minuti è un piacere.

Un importante consiglio. Se trovate offerte per gli Hotel prenotando giorno per giorno tramite Booking attenzione che spesso l’offerta è valida solo per il primo giorno mentre il secondo si paga intero.
A volte può risultare più conveniente prenotare una sola notte e per il giorno dopo vedere se ci sono offerte nei paraggi in modo da usufruire delle offerte per tutte le notti.
Faccio un esempio: Hotel 3Stelle a 40Euro… se prenotate due notti 120 (l’offerta è solo sulla prima notte). Magari basta spostarsi di 100 metri e c’è un altro 3Stelle di nuovo a 40Euro.
Un piccolo disagio e risparmiate 40Euro e nel contempo…. sperimentate più strutture!!

Il nostro itinerario è stato il seguente:

Valencia — 2 Notti
Valencia –> Cartagena (265km – 2h-50’) — 2 Notti
Cartagena –> Malaga (420km – 4h) — 2 Notti
Malaga –> Cadice (230km – 2h-45’) — 1 Notte
Cadice –> Siviglia (120km – 1h-20) — 2 Notti
Siviglia –> Cordoba (140km – 1h-45’) — 1 Notte
Cordoba –> Granada (205km – 2h-15’) — 1 o 2 Notti
Granada –> Alicante (350km – 3h-30’) — 1 o 2 Notti (se a Granada si passa una notte sola)
Alicante –> Valencia (170km – 2h) — 1 Notte
.
.
.
Strade:

In Spagna ci sono due tipi principali di strade per le lunghe percorrenze.
Le Autopistas (sigla AP-nn) e le Autovia (sigla A-n).

Per esempio per andare da Barcelona a Cadice esistono la AP-07 e la A-7 che viaggiano “quasi” parallele.
Le differenze?? Beh, la principale è che le AP-nn sono a pagamento mentre le A-n sono gratuite.
Anche le A-n sono comunque a due corsie con carreggiate separate e limiti a 120 km/h come le Autopistas.
Quindi, a mio parere, sempre meglio rivolgersi alle A-n se si può in base alla destinazione.
Tenete presente che spesso la differenza tra AP-07 e A-7 è che la prima attraversa tutti i paesi costieri e la seconda si muove più spesso un po’ all’interno.
Quindi in sostanza, in queste latitudini della Spagna, cercano di far pagare soprattutto i turisti stranieri che si muovono lungo le coste e lasciano a pedaggio libero gli abitanti delle grandi città quando si muovono tra queste.
Essendo però al Sud della Spagna, un po’ come succede in Italia, anche qualche AP risulta essere priva di pedaggio.

Inoltre dal 1.1.2020 la Spagna non ha rinnovato la concessione autostradale di alcune tratte ad Abertis (la nostra “Autostrade”) e pertanto anche alcuni tratti di AP-07 e il tratto Cadice-Siviglia sono diventati free.
Il mio suggerimento è, quando valuterete come muovervi con Google-Map, di verificare le diverse alternative. A volte potreste scoprire che con 20km in più e 15 minuti in più di viaggio potreste scegliere di viaggiare Gratis! Ed è un risparmio non da poco.

Per quanto ha riguardato noi abbiamo noleggiato un’auto a Valencia e lì l’abbiamo riconsegnata.
Avendo viaggiato con RyanAir abbiamo approfittato di un Rent-a-Car convenzionato con RyanAir. Il Noleggiatore si chiama Centauro.
Ci siamo trovati benissimo. Primo perché parlano italiano e sono cordialissimi (e qualcheduno è pure italiano vero quindi ti capisci ottimamente), secondo perché nel prezzo è previsto un servizio navetta gratutito da/per l’aeroporto.
Terzo perché avevamo preso una vettura di dimensioni medio-piccole (Fiesta) e ci hanno dato una Giulietta Diesel da 20.000 km, praticamente nuova, che per 14 gg e con chilometraggio illimitato ci è costata solo circa 380 Euro.

Fate attenzione che abbiamo riscontrato molta attenzione ai pedoni ed alla mobilità verde (bici, monopattini, ecc.ecc.). Quasi tutte le città, ma specie le più grosse hanno ampi spazi di traffico aperti solo a pedoni, bici, monopattini.
C’è molta attenzione sulla loro tutela. C’è però anche un risvolto negativo. Sei tutelato ovunque nel tuo percorso ma se poi devi attraversare a piedi un grosso corso cittadino puoi ritrovarti ad aspettare il semaforo anche 90 secondi che vi assicuro, non sembra ma sono eterni.
.
.
.
Cibo – Istruzioni per l’uso:

Chi si reca in queste zone le prime cose che pensa in termini di cibo sono Paella & Sangria.
Sono i più noti alimenti della Spagna insieme al famoso Jamon (Prosciutto Crudo).

Direi che conviene spendere qualche parola per offrire alcuni chiarimenti e spunti per gestire al meglio le pause pranzo e cena e anche in questo caso…. risparmiare parecchio.

Intanto, specie se siete nel centro delle città, è difficile incontrare dei Ristoranti veri e proprio.
Abbondano i Risto-Bar da quelli più spartani a quelli più raffinati.
Alcuni con proposte da vero e proprio ristorante altri con qualcosa di più simile ad una tavola calda.

In tema di Paella la nostra esperienza non è stata Super! In molti casi questi Gastro-Bar propongono una Paella che spesso e volentieri è dentro enormi pentole cotta chissà da quanto tempo. Lo capisci perché la carne, specie il coniglio e il pollo, è molto asciutta.
E di fatto viene riscaldata all’occorrenza. In molti casi poi sei obbligato a prenderla almeno per due persone con costi medi che oscillano tra i 15 e i 18 Euro a porzione. Quindi aggiungendo il bere non te la cavi con meno di 40-45 Euro che magari va bene per una cena ma è un po’ troppo per il pranzo.
E, a proposito, la Paella è considerata cibo per pranzo. Molti ristoranti la sera non te la propongono nel menu.

La nostra esperienza ci ha portato a preferire le Tapas. In sostanza la Tapas è una porzione ridotta, tipo un assaggio. In molti ristoranti troverete spesso a menu i piatti proposti con 3 prezzi differenti. Tapas, ½ Razione; Razione.
I prezzi delle Tapas oscillano mediamente tra i 3 ed i 6 euro e spesso vengono servite “a compartir” ovvero da condividere tra commensali. Quindi ogni Tapas si può mangiare anche in due.
Pertanto se volete assaggiare più specialità spagnole invece di una doppia Paella semi secca e asciutta potrete con una spesa globale praticamente dimezzata assaggiare 4 o 5 tapas e condividerle.
Vi assicuro che per un pranzo sono più che abbondanti. Il pane è spesso a parte al costo di 1Euro. Vi consiglio di assaggiare l’Ensalada Russa (una specie di insalata russa con dentro anche Gamberetti e capperi… occhio però che non ovunque la fanno così) e il Segreto Iberico con carne di maiale Iberico. Ma sono davvero tante le possibili Tapas.

The Fork non aiuta molto in questi Risto-Bar ed in generale ho trovato poco conforto in tutta l’Andalusia.

Circa il Jamon in Spagna sono molto attenti alla questione un po’ come in Italia con il Prosciutto di Parma, San Daniele e altri di prelibatezza maggiore o minore.
Troverete sempre proposto o Jamon Serrano o Jamon Iberico. Il primo è un prosciutto ottenuto da uno specifico maiale bianco. E’ un prosciutto già molto buono ma più comune e quindi più economico.
Il Jamon Iberico invece è un prosciutto prodotto da uno specifico tipo di maiale ed allevato esclusivamente in Spagna e Portogallo. E’ un prosciutto crudo più pregiato, proposto sempre con il suo grasso, e lo riconoscerete subito nel prezzo.
Occhio che viene considerato “Iberico” anche un prosciutto “Iberico al 50%” ovvero generato con un solo maiale di razza iberica e l’altro no.
Se lo Jamon Iberico ha un particolare trattamento, stagionatura e quant’altro può essere etichettato come “Pata Negra” ed è pertanto il top dei prosciutti crudi.
In questo caso i prezzi possono arrivare a livello di gioielleria (100 e più Euro al kilo)
Questo quello che mi hanno spiegato e che spero di aver capito bene!

Infine una piccola menzione per la pausa tra le 17 e le 20. In Spagna usa molto fermarsi in qualche Bar, Risto-Bar, Gastro-Bar o qualunque cosa troverete, per farsi una bella cioccolata calda con churros, una specie di “biscotto fritto” simile alla ciambella.
La cioccolata è mediamente abbastanza fondente e scura e devo dire che con il churros da zuppetta (che è un po’ diverso dal churros classico che come dolce si consuma da solo) ci sta proprio bene.
Se dovete riscaldarvi o riposarvi un po’ è una scelta azzeccata.

Se invece avete voglia di dissetarvi sperimentate il Tinto de Verano (Letteralmente Rosso per l’Estate). Si tratta di un vino Rosso con aggiunta di gazzosa e ghiaccio. Davvero piacevole e di facile palato.
Ve lo propongono ovunque specie d’Estate ovviamente.

Sennò ripiegate sulla birra. Mediamente al bar o al ristorante costano non più di 2,5Euro a bottiglietta. Vi consiglio la “Especial” di qualunque marca spagnola (Cruizcampo, Estrella). E’ una birra un po’ più saporita ma non rimane amara.
.
.
.
Locations (Hotel e Ristoranti):

Iniziamo ora a vedere come e dove abbiamo soggiornato, cosa abbiamo mangiato e visitato nelle varie città del percorso.

A Valencia abbiamo soggiornato all’Hotel della catena B&B in prossimità della Città delle Arti e delle Scienze. E’ una catena francese di Hotel a 2 stelle. Struttura carina, personale gentile, Stanze Pulite. Comodo accesso gratuito a caffè e cioccolata 24 su 24 (sito internet bbhotels).
60 Euro a notte con colazione per due. Forse un po’ caro rispetto a quello che si poteva trovare ma essendo la prima tappa dopo il viaggio aereo non abbiamo voluto rischiare ed abbiamo prenotato con anticipo.
Le due cene sono state fatte rispettivamente ad “EL Rey Chico” ed “A tu gusto”. Entrambi molto buoni e con personale gentile. Il secondo un po’ più ricercato come proposte (e anche più caro.. ma con the Fork abbiamo usufruito del 30% di sconto).
Entrambi in zona Museo Arti e Scienze e quindi periferiche rispetto al centro città vero e proprio.
Valencia è città moderna, in pieno sviluppo, sia verso il mare che all’interno. Il Museo delle Arti e delle Scienze, progettato da Calatrava, incarna questa nuova rinascita iniziata da quando la città ha organizzato la Coppa America di vela.
Se pensate di visitare questo Museo nelle sue varie sezioni potrebbe non bastare un giorno. Sicuramente non perdetevi almeno la parte “esterna”, gli edifici e tutta la struttura architettonica.

A Cartagena abbiamo pernottato alla “Posadas d’Espana” un 3Stelle appena fuori città ma molto comodo in quanto proprio all’uscita della Statale, quindi con auto rapidamente utilizzabile per andare e tornare dal centro città.
Tra l’altro pur essendo una struttura molto essenziale le camere sono ampie e comode e full confort (compreso il bidet che per noi italiani è esperienza rara quando vai all’estero).
I prezzi, colazione inclusa, oscillano sui 65Euro. La colazione è abbastanza varia.
A cena abbiamo mangiato al “Sabor Andaluz”. Anche in questo caso la Location è un po’ essenziale ma il cibo più che buono. Suggerirei più le Tapas che la Paella ma ovviamente si va a gusti.
Molto più economica di Valencia e tra le più economiche città da noi girate. C’è un’ampia zona un po’ degradata prima di arrivare nel “Calle Major” (via principale) ma poi presenta un bel centro che sfocia sul porto che presenta un ampio piazzale ed una splendida scultura in bronzo denominata El Zulo, alta 5 metri e pesante 2 tonnellate, realizzata in ricordo delle vittime del terrorismo che rappresenta un uomo nudo seduto in posizione fetale con la testa tra le gambe in segno di disperazione o paura.
La zona nuova invece è decisamente più moderna, con alti palazzi e lunghi corsi.
A Cartagena potrete assaggiare il “Caffè Asiatico”. E’ una specialità solo locale e che troverete solo qui fatta con un mix di Latte Condensato, caffè, cognac, Licor43 (un liquore di erbe e frutta esclusivo di Cartagena), Cannella, scorza di limone e chicchi di caffè.
Ha un profumo e un retrogusto “Orientale” ed è utile per una pausa specie se serve riscaldarsi un po’.

A Malaga abbiamo pernottato in un Ostello ma in una camera con Bagno privato. Il nome è “Casa al Sur Terraza” e devo dire che, per essere un Ostello era sufficientemente ordinato e spazioso.
Un po’ carente il riscaldamento, indispensabile in Dicembre/Gennaio, che con una specie di piccola piastra riscaldata elettricamente non era sufficiente per tutto l’appartamento.
Ovviamente il problema non si pone in Estate dove però potrebbe porsi quello opposto del troppo caldo in quando non vi è climatizzazione ma solo ventilatori.
Molto carina è la Terrazza dove fare la colazione, (Colazione inclusa nel prezzo 40Euro a notte), purtroppo poco utilizzabile in Gennaio se non c’è bel tempo.
Comodo al centro (con le precisazioni di cui all’inizio di questo post) e con area di parcheggio free nelle vicinanze. L’Ostello propone cmq un parcheggio privato a 10Euro il giorno.
Essendo arrivati la notte del 31/12 abbiamo trovato posto per la cena nel ristorante Indiano/Messicano TandooreMex. Prezzi qualità buoni e personale gentilissimo. Spesa 35Euro in due. Era pure la notte di Capodanno e, insomma, non si poteva pretendere di più.
Abbiamo anche pranzato il pomeriggio di Capodanno verso le 17 nel “Paseo” (passeggiata, lungomare) in uno dei vari localini che si affacciano sul porto. Location carina. Prezzi un po’ più alti. Direi che uno vale l’altro tutti di buona qualità.
In realtà in Andalusia si cena spesso dalle ore 21. Hanno il nostro stesso fuso orario ma il sole di fatto tramonta quasi un’ora dopo. Noi però eravamo a digiuno dalla sera prima quindi era piacevole fermarsi un po’ sul lungomare e mangiare.
Alla sera una veloce Tapas al Cafè Central. Il cibo non era male e i prezzi nemmeno ma il locale ci ha generato un po’ di disagio per il senso di poca pulizia e trasandatezza forse dovuto ai bagordi di fine anno. Magari è stata solo una casualità ma non mi sentirei di dire “imperdibile”.
Sarebbe da non perdere invece il Museo Picasso allestito nella casa natale. Purtroppo io non ho potuto farlo perché nei giorni in cui eravamo a Malaga era chiuso per le festività di fine anno.

Cadice è stata una sorpresa. Un po’ caotica la zona porto ma con una grossa area pedonale piena di localini subito dietro. Anche in questo caso abbiamo pernottato in un Ostello, sempre camera con Bagno privato. Il nome è “Casa Caracol” ma avendo scelto l’appartamento siamo stati destinati a “Casa Pirates”, un’altra struttura. Location eccezionale!! Per 40Euro abbiamo avuto a disposizione un appartamento con terrazza riservata, cucinino, ampio salone con divani e letti, una camera doppia e bagno. Luminosissimo. E personale Gentilissimo alla reception!
Siete proprio sotto il campanile della Cattedrale in piena zona centrale. Può dare un leggero disturbo ma fino alle 8 del mattino non inizia a suonare le campane per rintoccare le ore. E comunque le campane non esagerano con le sinfonie.
Penso che se fossimo stati con amici nel periodo primavera estate avremmo goduto di pranzi e cene sul terrazzo e spazio in abbondanza.
La città propone anche molte vie laterali lunghe e piene di negozi e locali ed infine enormi spiagge sull’Oceano Atlantico.
Insomma, doveva essere una città di transizione per spezzare una tappa di viaggio troppo lunga e invece si è rivelata una delle tappe meglio riuscite!
Difficilissimo trovare parcheggi in zona centrale se non a pagamento. Ma se vi dirigete verso la stazione ferroviaria sul lato sinistro, nella Avenida Astilleros, troverete un enorme parcheggio libero. Provate li e risparmiate 15-20Euro al giorno di parking privato.
Su consiglio della Receptionist abbiamo cenato al “La Marmita”. Locale molto carino, intimo, cibo ricercato, idee innovative, buon vino. Un po’ più caro rispetto alle medie di Cadice ma per noi ne è valsa la pena.

Siviglia è stata invece una conferma. Me ne avevano parlato bene in tanti e posso considerarla la città più maestosa, ricca, splendida contemporaneamente di arte moresca e occidentale visitata in questo tour. Enormi vialoni, strade lussuose, monumenti storici e residenze dei Re; tutto grandiosi. Molto bella anche la Piazza di Spagna.
Non mi soffermo con dettagli sulla bellissima Cattedrale, la torre Giralda, la Casa di Pilato (che poi di Pilato non è), i Real Alcazares e la splendida passeggiata lungo il fiume più importante di Spagna: il Guadalquivir. Troverete ampie indicazioni ovunque su internet.
Per i pernottamenti, dopo l’esperienza Ostelli, siamo passati al 4Stelle. Abbiamo pernottato all’AC Hotel Sevilla Torneo Marriot a circa 1 km e mezzo dal centro di Siviglia. Qui ovviamente i prezzi tornano a salire (85Euro a notte con colazione) ma l’Hotel è molto confortevole con ottima prima colazione. Peccato solo che la tv in camera non offra canali in italiano. Da un 4Stelle della catena Marriot ce lo si potrebbe aspettare (e pretendere).
A cena tra le viette di Siviglia abbiamo scelto di cenare all’Alcazar Andalusi Tapas. Bel locale, cibo ottimo, personale disponibile e gentile. Peccato che il ristorante, che si suddivide in due locali fronte strada, gestisce con parecchia confusione il via vai tra un locale e l’altro dove sono suddivise le cucine. Forse è un problema temporaneo ma con noi ha generato non pochi disguidi. Peccato perché cucina e cibo… valevano la pena.

Anche a Cordoba abbiamo pernottato in un 4Stelle ma della catena “EXE”, il Ciudad de Cordoba (56Euro a notte con colazione). Ottimo da tutti i punti di vista. Camera, Pulizia, Colazione, Tv anche italiana (dopo tanti giorni si sente un po’ la necessità di notizie dalla “casa madre” in una lingua comprensibile al 100%) e anche qui il bidet!
La città è molto carina anche se meno maestosa di Siviglia. Ma non mancano Alcazar (Fortezze), Cattedrali, vie centrali molto più vicine a carrugi che ai corsi maestosi. Insomma, siamo in una dimensione più intima!
Abbiamo fatto la pausa mangiando a “La Manuela”. Molte tipologie di Tapas, prezzi abbastanza contenuti, cibo molto buono e personale disponibile e gentile. Da provare.
Se potete fatevi un giro notturno sul Ponte Romano, con l’Alcazar sullo sfondo illuminato da luci notturne potrete ottenere delle foto suggestive.

Il giorno successivo siamo partiti per Granada. L’idea era di trascorrevi due notti. Nel mio immaginario Granada, citata in canzoni, poemi cavallereschi e quant’altro, avrebbe avuto tanto da offrire. Ed occorreva dedicarci del tempo. In realtà un giorno intero lo richiede l’Alhambra, dimora dei Sultani che occuparono queste zone fino a fine 1.400 e il Generalife, ovvero il lussureggiante giardino annesso.
Nel nostro caso Alhambra e Generalife le avevamo già visitate in occasione di una crociera e pertanto l’abbiamo evitate dedicandoci alla città. Beh devo dire che a parte la zona della Cattedrale la città offriva davvero pochi spunti interessanti che non fosse qualcosa di “deja-vu” nelle altre città visitate. Insomma se si tolgono Alhambra e Generalife per me non vale spenderci più di tanto. E difatti alla fine abbiamo soggiornato una notte e non due. Ma ribadisco. Se non l’avete fatto già in precedenza l’Alhambra non potete perderlo.
Come Hotel abbiamo trovato posto all’Hotel Mirador Arabeluj (50Euro a notte con colazione). Ecco. La parte più soprendente è stato questo Hotel. Arrivati all’ingresso scorgi solamente una mezza casetta in una strada strettissima e contorta sulle colline ai piedi dell’Alhambra. Ma appena entri hai l’impatto con la terrazza della colazione che poggia a precipizio sul costone roccioso e ti da come visuale l’intera città di Granada e sullo sfondo il massiccio montuoso della Sierra Nevada. Molto suggestiva. Inoltre gli appartamenti sono ai piani -1 e -2 perché l’hotel si dispone in verticale sul costone e quindi non si sale ma si scende alle camere. La camera non è grandissima ma con tutti i confort. Esperienza piacevole!
La sera passeggiando per la città ceniamo al ristorante “La Seda”. Zona centralissima, locale piacevole, cibo particolare, curato e costo un po’ più alto della media.

A questo punto, e con un giorno risparmiato rispetto alla tabella di marcia, decidiamo di essere un po’ stanchi di Cattedrali, Alcazar e infinite scarpinate (abbiamo superato i 250km a piedi). Allora pensiamo bene di riavvicinarci verso Valencia, dove ci aspetterà l’aereo per il ritorno, e di pernottare 2 notti invece che 1 ad Alicante, a bordo mare, per riposarci e rilassarci un po’.
Su Booking trovo il “Suite Sun and Sea” che per 38Euro a notte mi offre un appartamento in centro città e vicino al mare con cucinino e bagno. E’ stata un’altra bella sorpresa. L’appartamento è al 15esimo piano del grattacielo più alto di Alicante (30 piani totali) ed ho un balcone con vista su città e su mare attrezzato per colazione, pranzo o cena, tanto il sole batte da mattino a sera. La cucina è attrezzata perfino con la macchina Nespresso e sono a disposizione diverse cialde compatibili con vari gusti.
Insomma diventa un bel piacere soggiornare, riposare, farsi svegliare dal sole, fare colazione sul balcone e passeggiare per la città e le splendide spiagge, curatissime, al tepore del sole.
Dal punto di vista monumenti la città non offre molto a parte la Fortezza di Santa Barbara, un bastione a storica difesa della città stessa ma è piena di angolini suggestivi, ristoranti e…. mare. Tanto mare!!
Per la cena scegliamo, con the Fork, il Rincon Huertano dove finalmente mangiamo una buonissima Paella all’Alicantina. Una delle tante varianti della Paella. Personale cortese, locale suggestivo. Nei dintorni sono presenti anche svariati locali molto ben arredati in alcuni casi al limite del lussuoso.

Il giro finisce con il ritorno a Valencia. Soggiorniamo di nuovo alla catena B&B Hotels, stavolta in zona aeroporto. L’hotel non è all’altezza dei precedenti della stessa catena che abbiamo visitato. Il personale è gentile e la camera pulita. Ma le lenzuola seppur pulite odorano di sigarette, la strada ad alta percorrenza scorre rumorosa a due passi, l’hotel è un po’ asettico e straniante. Insomma. Peccato.
Per rifarci torniamo in centro a Valencia e finiamo la nostra vacanza con una cena alla “Masia del vino”. Locale stile “cantina” molto ben arredato e suggestivo. Cibo ottimo. Prezzi medi.
Domani mattina partiamo. Adios Spagna del Sud.

Spero che questo resoconto possa aiutarvi. Se lo ha fatto fatemelo sapere ed arricchitemi con le vostre esperienze. Ciao a Tutti.

Da Valencia all’Andalusia (Siviglia, Cadice, Granada e dintorni) – Suggerimenti per un viaggio (01-2020)ultima modifica: 2020-01-23T15:59:20+01:00da alphaomeg
Reposta per primo quest’articolo