Referendum Costituzionale: gli ignoranti del NO e del SI

Ora che finalmente il referendum è alle spalle da giorni e che, per i fautori del NO, Renzi ha finalmente rassegnato le dimissioni, possiamo tranquillamente ragionare sulle questioni referendarie di cui si è tanto dibattuto e troppo spesso sproloquiato.

La parola “ignoranti” che ho messo nel titolo di questo “post” va quindi intesa non come un’offesa ma semplicemente per il suo significato semantico di “coloro che ignorano”.

In tema di “ignorare”, tanto per cominciare, qualcuno dovrebbe spiegare definitivamente a Brunetta, Berlusconi, Meloni, Salvini, Di Maio, Di Battista, che l’Italia è una Repubblica Parlamentare.
Questo significa che una volta eletto il Parlamento questi è libero di produrre Governi e Primi Ministri all’infinito; perlomeno fintantochè una maggioranza da’ il suo voto di appoggio oppure finchè scade il mandato alla fine naturale della legislatura.
Perciò per favore “BASTA” continuare a lagnarsi sulla solfa del questo è il terzo, no il quarto, forse il quinto governo non legittimato da votazioni.
In Italia il Governo viene legittimato dal Parlamento non dalle votazioni. A meno che non si voglia cambiare la Costituzione, ma non mi sembra argomento di moda 🙂
Può non piacerci, e lo capisco, ma le regole attuali sono queste.

Altra cosa davvero sintomo dell’egoismo italiaco è stata la lamentazione delle Regioni a Statuto Speciale, ne ho viste molte provenire specie da parte della Sardegna, sul fatto che i loro consiglieri comunali, regionali, sindaci o quant’altro non avrebbero potuto essere, per Statuto, presenti nel nuovo Senato.
A parte che questo non era vero, come ampiamente più volte spiegato dai fautori della riforma, è sorprendente il fatto che nessuno di loro abbia invece espresso la necessità (e la giustizia) di eliminare questo anacronismo delle Regioni a Statuto speciale. Questo esistere di italiani di Serie A, privilegiati e protetti, da quelli di Serie B (tutti gli altri). In sostanza: tutti bravi a protestare se si perdono dei diritti ma tutti pronti anzi prontissimi a tacere sui propri privilegi. Viva l’Italia Unita!!!

Impressionante invece il numero di coloro che dichiarava che “sono i politici ad essere pagati per fare le leggi perché sprecare soldi nel Referendum”. Beh ritengo giusto informarli che la legge era stata fatta. Bisognava solo confermarla dicendo Si o No. Questa è Democrazia, non è spreco di soldi, indipendentemente da chi ha vinto!!!
Ha vinto il NO? Bene. Posso non essere d’accordo, io nel bene o nel male un cambiamento l’avrei tentato, ma la democrazia è questa e bisogna saperla accettare.

Altra affermazione diffusa è stata “Voto NO così mando tutti a casa”. Anche qui è chiaro che l’ignoranza della tematica referendaria era davvero ad alti livelli. Votando NO è stato lasciato tutto immutato (e il governo Gentiloni al momento rappresenta una conferma di questo).
Solo votando SI al massimo potevate ottenere di mettere a spasso 315 Senatori (e famiglie collegate).

Ci sono poi gli autocontraddicenti tipo: “Dovevano già abolire le province e non l’hanno fatto”. Peccato che per abolire le province occorreva modificare la Costituzione che le prevede. Votando NO sei stato tu ad impedirne la cancellazione.

Poi ci sono quelli del “Spostano troppe competenze dalle Regioni a Roma rovinando l’autonomia locale” e nel contempo si lamentavano dell’immunità concessa ai senatori provenienti dalle realtà locali perché “abbiamo già visto quanto rubano a livello locale e gli regaliamo pure l’immunità?”. Insomma se tolgono potere alle autonomie locali non ci piace anche se rubano ma se le portano a Roma non ci piace perché potrebbero rubare visto che già lo fanno. Un vero contorcimento mentale.

Ci sono poi quelli che hanno attaccato Benigni che aveva decantato la Costituzione eppoi si era dichiarato favorevole al cambiamento. Nessuno di questi ha capito che la Costituzione si compone di 2 parti. La prima parte legata ai diritti delle persone che restava immutata, la seconda parte, quella oggetto di modifiche, riguardava solo i meccanismi di gestione della Repubblica e delle autonomie locali.
La parte che Benigni decantava rimaneva inalterata e inalterabile. Ma non l’hanno capito. E forse nessuno gliel’ha fatto capire. O ancora più semplicemente non l’hanno voluta capire. Tanto nessuno ascolta. Hanno tutti in testa la loro squadra per cui tifare e non si vede altro.

Ci sono stati i fautori del NO contro un Parlamento di Nominati invece che di eletti. Ho fatto una prova. La faccio anche con te lettore che sei arrivato fin qui. Ho personalmente chiesto ad un po’ di amici (chi per il NO chi per il SI) se sono a conoscenza di quale Senatore hanno eletto e dal quale si sentono così fortemente rappresentati. E’ sorprendente. Nessuno mi ha saputo dire chi è il suo Senatore.
Mentre tutti mi hanno saputo dire chi è il Presidente della Regione o il Sindaco della Città.
Quindi di cosa si parlava? Non era più rappresentativo avere per Senatore il Presidente della propria Regione o il Sindaco della propria città piuttosto che uno sconosciuto qualunque ma “eletto” non sai neppure come???
E qualcuno può veramente sostenere che un Sindaco sia un nominato quando invece ha preso fior di voti per la sua elezione?

Altro argomento imbarazzante. Tempo addietro sono girate via Facebook ed altri Social gli inviti ad andare a firmare per una legge sulla “Legittima difesa per chi spara ai ladri in casa propria”. Nessuno pare sapere che in Italia NON esiste alcuna possibilità di fare un referendum propositivo. Il referendum è solo “abrogativo”, ovvero puoi solo cancellare una legge.
(Discorso a parte per il referendum Confermativo in caso di modifica alla Costituzione).
La modifica Costituzionale per cui abbiamo votato istituiva il Referendum Propositivo seppur con soglie “faticose da raggiungere” ma almeno c’era la possibilità. Dove sono finiti tutti i firmatari della “proposta di legge per la legittima difesa”?
Inoltre, in caso di un elevato numero di firme, veniva eliminato il quorum per i referendum abrogativi. Lo sapete che oggi come oggi sarebbe impossibile togliere le Centrali Nucleari proprio grazie al mancato raggiungimento del quorum? NO. Non lo sapete. Informazioni non pervenute.

Una piccola pillola anche per i “personaggi più a sinistra” che al canto di Bella Ciao hanno festeggiato il NO. Ora si ripropongono l’abolizione del Jobs-Act e della legge sull’articolo 18.
Illusi!!! Proprio il NO lasciando in vigore il quorum impedirà di fatto qualsiasi annullamento. Perché l’Italia è si un paese di operai, impiegati e pensionati. Ma è anche un paese di commercianti, artigiani ed industriali e a questi basterà astenersi per non far raggiungere il quorum. Ma l’abolizione della Contingenza (per chi se la ricorda) non vi ha insegnato niente?
Quindi gentilmente, e ve lo dico da persona tendenzialmente di sinistra, prima di cantare “bella ciao”…. sciaquarsi la bocca !!!

Infine per gli eterni appassionati di dietrologie alcuni miei amici fautori del NO e sempre bene informati da internet (mio Dio… le bufale di internet) mi hanno detto che nel referendum è stato fatto un unico quesito proprio perché così sarebbe stato bocciato e “i politici” avrebbero potuto dire “noi l’abbiamo fatto il tentativo di cambiare ma voi l’avete bocciato” e quindi sostanzialmente ci hanno preso in giro.
Da strabuzzare gli occhi perché se anche fosse vero, con il NO hai fatto pienamente il “loro” gioco quindi… a che pro??

Sulla deriva autoritaria sinceramente non saprei esprimermi. Da anni mi sono convinto che la nostra Democrazia non funziona. E’ diventata una Democrazia dell’inciucio e della spartizione. Inoltre con tutti questi giochetti non c’è mai un colpevole. Ciò che non si è potuto fare è sempre dovuto alla colpa di qualcun altro con infiniti rimpalli di responsabilità.
Pertanto nel tempo ho maturato la convinzione che alla Democrazia preferisco una Dittatura Democratica. Ovvero “l’uomo solo al comando” che se non va bene dopo 5 anni torna a casa.
Ma so che tutto questo è foriero di rischi e pertanto anche se la riforma forse andava in questo senso non so sbilanciarmi chiaramente per il SI o per il NO.

E adesso passiamo al SI. Devo e voglio essere sincero fino in fondo. Non ho la più pallida certezza che il SI avrebbe migliorato le cose. E nemmeno che il SI sarebbe stato meglio del NO. Purtroppo gli argomenti in ballo erano troppi e troppo complessi. E perfino i più famosi costituzionalisti si sono schierati chi per il SI e chi per il NO ognuno con valide motivazioni in canna appunto a dimostrazione che “non v’era certezza alcuna”.
Troppi argomenti, alcuni troppo tecnici, altri troppo politici, sicuramente tantissimi lontani dai bisogni delle persone comuni.
Effettivamente io ho avuto una sensazione: Chi ha votato SI era a favore della Riforma e chi ha votato NO era per la gran parte semplicemente contro Renzi.
Da questo punto di vista il più chiaro e onesto è stato Salvini. “Non mi importa nulla della Riforma… voglio che vada a casa Renzi” ha tuonato in TV. E a vinto insieme a tanti, troppi, altri.
Ho trovato comunque buffo che per anni tutti si siano lamentati che i politici non si assumono mai la responsabilitò dei loro fallimenti e quando qualcuno l’ha fatto un anno fa è stato tacciato di personalizzare la riforma (ed ora è sempre da vedere se davvero “se ne è andato”).

Chiaramente infine tanti gli argomenti che mancavano dentro questa riforma, dal vincolo di mandato, alla revoca dell’immunità per reati ordinari o di stampo mafioso dei parlamentari, ai vitalizi, ecc,ecc.
Ma tutto si può sempre migliorare. In realtà se si aspetta di fare una cosa solo quando è perfetta l’unico risultato che si ottiene è di non fare mai nulla. E forse, alla fine, è questo il vero mantra dell’italiano medio.

Ora che Renzi è a casa la Destra è finalmente di nuovo libera ma soprattutto disunita alla ricerca di un nuovo gallo (Berlusconi? Salvini?) o di una gallica LePen de noartri!
E la Sinistra può finalmente tornare ad essere insignificante in Italia e magari ammiccare all’estrema sinistra da tempo scomparsa dai radar parlamentari.
Sono risorti personaggi come D’Alema, Cirino Pomicino, De Mita.
Sono invece salvi i Senatori. Gente come Previti e Razzi che con la sua Crozza-Saggezza potrà dirti “Amico mio…. dai retta a me!!!!” 

Tutto resta quindi immutato. Tutti scontenti della politica ma alla fine la gente non ha avuto la forza o la voglia di cambiare e sicuramente il Palazzo non lo farà.
Il nuovo governo Gentiloni è un po’ la dimostrazione di questo.
Ma io sono persona fiduciosa. Magari questo nuovo Primo Ministro presunto “mite” saprà apportare qualche modifica. Magari no e ci vorranno probabilmente i Pentastellati. Vedremo.

Voglio precisare che questi sono solo miei pensieri. Accuse di Giusti o Sbagliati le accetto. Accuse di “disinformazione” o “collusione” non le accetto.
Preciso questo perché oggi troppe volte vedo accusare le persone per il solo fatto che la pensano diversamente. E’ diventata una mania quella di considerare chi la pensa diversamente da me come uno che abbia qualche interesse oscuro da tutelare.
Non ho interessi politici né economici legati alla politica né a livello nazionale né a livello locale. Non ho poteri forti da difendere. Leggo i giornali (un po’ tutti), ascolto le Tv (un po’ tutte) e la Radio. E ascolto le persone. Con queste armi formo la mia idea a volte anche contro eventuali diktat di partiti da cui magari mi sento tendenzialmente più rappresentato.
Ma non voglio disinformare nessuno. Dico solo la mia.
A chi non piace mi esprima pure la sua. La leggerò e magari modificherò il mio percepito.
Se invece vi disturbano le mie idee o i miei pensieri sono sicuro che nel mondo WEB potrete trovare mille altri pareri identici al vostro.
Se non li trovate discutete pure con uno specchio. Lui vi darà sempre ragione!!!!!! 

Referendum Costituzionale: gli ignoranti del NO e del SIultima modifica: 2016-12-16T11:25:34+01:00da alphaomeg
Reposta per primo quest’articolo

2 pensieri su “Referendum Costituzionale: gli ignoranti del NO e del SI

  1. I problemi del referendum erano sostanzialmente 2
    1 Venivano modificati troppi articoli della costituzione in una volta sola ( mi pare di ricordare oltre 74 modifiche) piene zeppe di tecnicismi.
    2 In un solo referendum vi erano modifiche assolutamente giuste per modernizzare il paese ed altre assolutamente inaccettabili e dispotiche.
    Chiaramente chi come me ha letto tutte le proposte di cambiamento, ha dovuto scegliere fra la confusione e le contraddizioni della strada nuova e la sicurezza della strada vecchia. Se ci fosse stata la volontà vera di cambiare, la proposta sarebbe stata molto diversa. La dimostrazione la abbiamo oggi a distanza di pochi mesi. Renzi è ancora in politica, più forte che mai nel ormai SUO partito e questo la dice molto lunga sugli obiettivi politici che aveva quel referendum.

    • Sono d’accordo. Venivano modificati troppi articoli e in alcuni casi con il rischio di confusione o incertezza sul risultato.
      Il problema secondo me è che avevamo una strada vecchia che non funziona (altro che sicura) ed una strada nuova incerta.
      Visto che tutti si lamentano che così non si può andare avanti sinceramente avrei tentato un “nuovo” confuso piuttosto di un vecchio che “sicuramente” non va.
      Non ho però sfere di cristallo per sapere cos’era meglio.
      Gli obiettivi politici erano chiari. Renzi avrebbe avuto più potere. Ma la cosa non mi disturba. E non per Renzi. Varrebbe per DiMaio, Berlusconi, Salvini, chiunque.
      Vorrei una persona forte a cui poter chiaramente attribuire il successo o l’insuccesso per poi votare di conseguenza la volta successiva.
      Una bella sorta di Dittatura Democratica. Per 5 anni comandi solo tu se poi vai male… a casa.
      Invece qui siamo sempre nella condizione che gli errori non hanno mai padre né responsabili

I commenti sono chiusi.