Le proteste viste da un lavoratore dipendente

L’ho ricevuta da internet. Non mi trova d’accordo su tutto ma racchiude molte verità che condivido e pertanto… la pubblico.

 

Caro amico tassista, notaio, onorevole, farmacista.
 
Caro tassista che dichiari 1000 euro al mese, che non si sa chi te l’ha fatto fare allora di comprarti la licenza a duecentomila €, forse c’hai pure ragione quando dici che la liberalizzazione dei taxi, come soluzione di tutti i problemi dell’Italia, è un’ingiustizia.

Caro onorevole, deputato, che non arrivi alla fine del mese con i 16.000 euro di indennità, forse c’hai pure ragione che non è abbassandoti lo stipendio di qualche euro che si risolvono i problemi dell’Italia.

Caro farmacista che ti “tocca” ereditare un’attività, dei cui servizi in molti vorrebbero poter fare a meno ma nessuno può, forse c’hai ragione pure te quando dici che non è liberalizzando il mercato delle farmacie che si risolvono i problemi dell’Italia.

Caro vescovo, cardinale, Papa, forse c’hai ragione pure te, quando mi dici che se la chiesa pagasse l’ICI/IMU non ci farebbe più tutto quel bene che ha fatto in tanti secoli di oscurantismo culturale.

Caro benzinaio che mi vendi la benzina manco fosse Chianti, forse c’hai ragione pure te a dirmi che le liberalizzazioni non mi faranno calare il prezzo e ti metteranno pure sul lastrico.

Caro povero possessore di uno Yacht da 19 metri o di un Porsche Cayenne, lo so che ti tocca fare gli straordinari in miniera per poterti pagare le rate di quell’unica soddisfazione che ti sei potuto concedere in una vita fatta di sacrifici e rinunce, forse c’hai ragione pure te quando mi dici, in tono velatamente ricattatorio, che se ti ci metto pure la tassa ti rovino, te e tutti gli operai che lavorano nei cantieri e nelle fabbriche della Porsche per quel discorso dell’offerta e della domanda.

Caro amico notaio, della cui professione devo ancora riuscire a comprendere l’utilità, c’hai ragione pure tu quando mi dici che il lavoro è l’unica cosa buona che ti può lasciare tuo padre dopo averti condannato fin dall’infanzia alla certezza che avresti fatto quel mestiere, tanto che apponevi timbro e firma pure sugli scambi delle figurine alle elementari in cambio della merendina, e che non ce la possiamo prendere con voi, che in fondo siete solo 6000, che cosa vuoi che contino 6000 persone su una popolazione di 60 milioni.

Caro trasportatore che spazzi in lungo e in largo le autostrade e per vincere la noia passi il tempo, mentre guidi, al cellulare o a guardare la tv sul cruscotto, magari trascinandoti sotto per centinaia di metri qualcuno che inavvertitamente si era messo di traverso perchè era fermo sulla corsia di emegenza o passeggiava su un marciapiede c’hai ragione pure tu a lamentarti che l’autostrada è cara,  la benzina è cara, anche se non capisco bene quanto lo sia per te, visto che scali l’IVA, il costo del prodotto e mentre ci sei a nome della ditta riempi pure il serbatoio dell’auto personale tua, di tua moglie e dei tuoi figli.

E cari negozianti, c’avrete ragione anche voi, a dire che questa crisi è tutta colpa dei venditori abusivi negri&cinesi che non fanno nè ricevute nè scontrini e non pagano le tasse e lavorano 7 su 7, 24 su 24 anche se stranamente in 40 anni di acquisti non ne ricordo uno di voi a battermi uno scontrino se non su esplicita richiesta mentre venivo guardato come un’appestato da evitare.

E infine, cari avvocati, giornalisti, magistrati, c’avrete pure ragione voi che per misteriosi motivi avete ancora vostre pensioni dorate mentre tutti gli altri hanno dovuto rinunciarci per salvare questo paese che non è togliendovi quelle che si salvano i conti.

Ora che ci penso, stai a vedere che il problema sono proprio io!! Io che vi sto ancora ad ascoltare invece che di venire in piazza a prendervi a sberle uno per uno. Che per fortuna sono contro la violenza.

Perchè mi chiedo dove eravate, simpatici amici, quando i governi di un colore o dell’altro, toglievano la contingenza, si inventavano la flessibilità spazzando via ogni garanzia per chiunque non fosse vostro figlio e noi scendevamo in piazza a prendese manganellate e lacrimogeni ?

Dove eravate quando il governo giocava a sudoku con le nostre date di nascita e i contributi versati e ci rubavano con un colpo solo anni di pensione (con un costo anche superiore alla licenza del taxi)?
Dove eravate quando Fiat, Omsa & Co. licenziavano e trasferivano gli stabilimenti all’estero?

Dove eravate mentre amichevoli poliziotti manganellavano studenti che in piazza chiedevano una scuola e una università più giuste ed efficienti anche per i vostri figli?
 
Dove eravate piccole amorevoli teste di cavolo, quando pur di non controllare i vostri negozi, le vostre attività, si cercava di dare la colpa della crisi a quattro disgraziati di immigrati, prendendosela con le ” frutterie etniche ” o i negozi di kebab .

Ecco io non so dove eravate, ma so dove vorrei mandarvi: a quel paese…. possibilmente un altro!!

 

PS: Mi segnalano che parte di quanto su scritto deriva dal sito: http://www.demopazzia.it/2012/01/17/caro-amico-tassista-notaio-onorevole-farmacista/” . Nel suo viaggio nella comunità virtuale il pezzo è stato però ampliato e corretto. Ringrazio pertanto chi ha fatto la prima parte e tutti coloro che hanno aggiunto le successive…. me compreso !! 😀

Le proteste viste da un lavoratore dipendenteultima modifica: 2012-01-26T16:19:00+01:00da alphaomeg
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3 pensieri su “Le proteste viste da un lavoratore dipendente

  1. Ciao. Mi sembra che il link sia già visibile con il tuo commento. Ho dato un’occhiata al tuo sito… ed ho visto che “la comunità virtuale” l’ha arricchito rispetto alla tua versione… aggiungendo trasportatori, negozianti e quant’altro…
    Cerco cmq… di segnalarti. Ciao

  2. Si ho visto le due aggiunte. Grazie per aver inserito il link. Purtroppo questo post orma gira anche firmato da altri pseudonimi. E’ stato ripubbliccato senza link originale anche da informare per resistere, che su facebook ha più di 500.000 fan. Peccato che in rete ci sia tanta ignoranza di alcune buone regole di convivenza. Putroppo ormai non riesco più a star dietro a tutte le ripubblicazioni senza link. Grazie comunque. Un saluto

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