Il personale della Costa Concordia

In questi giorni la tragedia della nave da crociera CostaConcordia riempie i TG e i giornali di tutto il mondo.
E ovunque, all’unisono, si levano voci contro il personale della nave accusato di incapacità, negligenza e carenze nella gestione dell’emergenza.

Ovviamente capisco pienamente la rabbia e la paura delle persone che a bordo hanno vissuto il dramma e la paura.
Ho navigato anche su queste Città Galleggianti e posso immaginare l’angoscia e il panico che si è diffuso.

Ma proprio perchè capisco questo panico mi rendo conto che aver gestito lo sbarco di oltre 3.000 persone più 1.000 di equipaggio non deve essere stato assolutamente facile ed in cuor mio mi sento di dover ringraziare coloro che con il loro lavoro e in alcuni casi la loro abnegazione hanno portato in salvo oltre 4.000 persone in una situazione tutt’altro che facile.

Putroppo non si è riusciti ad evitare i morti ed anche un solo morto è, difatto, un morto di troppo.
Ma la sola calca, la paura, il panico avrebbero potuto uccidere molto di più e se la conta finale, seppur alta, resta limitata forse dobbiamo ringraziare anche il personale di bordo. Altro che incapaci !!

Ci saranno sicuramente stati gesti di viltà e di estremo coraggio di cui non sentiremo mai parlare o di cui sentiremo parlare anche troppo. Ma sicuramente nel momento dell’urgenza tutti abbiamo sempre la sensazione di essere lasciati soli anche se così non è. Penso alle volte che aspettiamo un’ambulanza, attesa sempre eterna, o in fila in un Pronto Soccorso.

E’ facile pontificare dal caldo del salotto cosa si poteva e doveva fare e cosa no. Ma bisogna esserci per capire.

E bisogna esserci anche nei panni del Comandante Schettino ormai capro espiatorio di tutta la vicenda.
Sicuramente si è dimostrato inadeguato, forse vile; ma vi assicuro che, nel momento del terrore, tanti di noi che ora lo denigrano, si sarebbero comportati nello stesso modo.
L’eroismo lo scopri solo davanti all’evento e non davanti ad un piatto di pasta fumante.

E questa non vuole essere certo un’assoluzione ma solo l’ennesima constatazione dell’umana imprevedibilità e fragilità che nè uniformi nè ruoli possono coprire.

E penso anche alle varie testimonianze di chi, lamentando l’assenza del personale, dice di non aver esitato a farsi largo con calci e pugni per salire sulla scialuppa sentendosi eroe per aver salvato i propri familiari.
Mi domando se costui rifletterà mai sul fatto che forse qualcuno colpito dai suoi pugni o meno “arrogante” nel far valer le proprie ragioni non giaccia ora in fondo al mare anche grazie a lui.
Davvero si sente così lontano dalla paura del comandante Schettino?

Infine un grande plauso infine al comandante della Capitaneria di Porto di Livorno, De Falco.

Ma non per la calma, il decisionismo, la grinta, l’onore e la sicurezza che traspare dalla sua gestione dell’emergenza quanto piuttosto per l’umiltà che ha dimostrato nel capire e spiegare al mondo, sempre alla ricerca di eroi da incensare o perdenti da bruciare, che lui ha fatto solo la sua parte.
Com’era normale che fosse.

Il personale della Costa Concordiaultima modifica: 2012-01-18T10:42:00+01:00da alphaomeg
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