Anche questa volta, mentre tutta la comunità mediatica e italiota si accanisce, mi sento di dover difendere il perdente.
Non per quello che ha fatto. E’ stata un’azione che non solo getta macchia sul suo presente ma sporca anche il suo passato su cui l’antidoping non ha nulla da eccepire. I controlli furono fatti e lui era in regola.
C’è anche un dramma umano dietro questa vergogna. Il dramma di un uomo (giovane) che non riesce a rinunciare a vincere, che non vuole deludere e che pertanto cerca l’illecito mettendo a repentaglio soprattutto se stesso, in termini di salute psico-fisica, e l’intera spedizione azzurra in termini di immagine.
Ha sbagliato, ha deluso, ma almeno sta pagando e pagherà. Non solo in termini di immagini ma anche di tasche.
Addio sponsor, addio pubblicità, addio prime pagine e luci della ribalta.
E non c’è bisogno che l’atletica nostrana lo escluda. Già lui sgravato dal peso morale dichiara di non voler più correre nè partecipare. Basta!! Stop !!
Ne avessimo tanti come lui… in Italia.
Non per gli errori fatti, di cui siamo capacissimi in tanti, ma per la correttezza e rapidità nel farsi da parte.
Ho sbagliato. Pago !!
Non l’ho ancora sentito dire nè da politici, nè da giornalisti, nè da gente di spettacolo o di altri Sport.
Ma nemmeno negli studenti nè nei professori. Niente dai lavoratori nè dagli imprenditori.
In tutti questi altri casi sento sempre e solo cercare giustificazioni, accampare incomprensioni, imputare malafede degli altri e via dicendo.
E soprattutto…. nessuno che molla la posizione.
La colpa è sempre altrove !!!
Quindi, mi ripeto, ce ne fossero tanti in Italia di Alex Schwarzer!!
Anche se il mio animo ormai pessimista teme che dopo questa vicenda, magari tra un paio d’anni a clamori chetati, ce lo ritroveremo al GrandeFratello alla ricerca di un nuovo quarto d’ora di notorietà.