Una vacanza a Santorini (Luglio 2014) – Suggerimenti e Costi

La prima cosa da tenere presente se intendete andare in vacanza a Santorini è che qui non troverete quasi mai il mare cristallino, verde e trasparente, tipico delle isole greche.
L’isola è quanto resta di un vulcano esploso circa nel 1.600 a.C. le cui conseguenze secondo le teorie più diffuse furono maremoti e devastazioni in grado di portare la distruzione fino a Creta causando praticamente la scomparsa della civiltà Minoica allora florida dominatrice del Mediterraneo, oltre ovviamente la stessa comunità di Santorini.
L’isola è pertanto il residuo di questa esplosione e le sue spiaggie sono di ciottolato e rena nera….. residuo lavico dell’attività vulcanica ancora attiva.
Santorini si presenta quindi come se fosse una mezzaluna crescente a cui si aggiungono alcune terre emersce nella zona nord-occidentale.
Il mare è quindi presente sia sul lato esterno di questa mezzaluna (o di una “O” fratturata) avente terra bassa e spiaggie nere ed un lato interno alla mezzaluna, detto Caldera per richiamare la caldaia del vulcano, con costa a picco nel mare e poche spiaggie piccole e rocciose. 

Le due città principali sono Thira (pronuncia Fira) e Oia (pronuncia “ia”) che sono due veri gioiellini abbarbicati alla costa interna a picco sul mare.
Tra le due cittadine quasi senza soluzione di continuità ci sono le città di Imerovigli e di Firostefani.
Sono bellissime da percorrere di sera, a partire da quando il Sole allenta un po’ la presa, per goderne i giochi di luce, delle terrazze colorate, delle piscine illuminate, dei tetti azzurri delle costruzioni, delle luci degli innumerevoli locali e via dicendo.
Il tutto arricchito dal tramonto nel mare (splendido specie da Oia che è la punta Nord estrema dell’isola) o dalla Luna o dalle stelle che brillano luminose nello specchio della Caldera simile ad una immensa piscina.
Non mancano in queste città Chiese Greco-Ortodosse molto ricche di arredi a volte quasi al limite della pacchianeria per i gusti occidentali.
Molto carina anche la città di Pyrgos che sorge sulla vetta più alta della parte Sud. Visitabile la città con i suoi vicoletti, le chiese ortodosse e la fortezza veneziana praticamente abbandonata e aperta a chiunque.

Oia-Veduta

Oia-Veduta

Oia dal Mare

Oia dal Mare

Oia

Oia

Pyrgos

Pyrgos

Pyrgos-Veduta

Pyrgos-Veduta

Tolte queste città il resto dell’isola offre poco dal punto di vista culturale e molto dal punto di vista naturale. 

La prima gita che consiglio è la visita alle isolotte di Palia Kameni (vecchia bruciata) e Nea Kameni (nuova bruciata) ovvero due terre che a partire dal 200 a.C. sono cominciate a riemergere all’interno della Caldera grazie all’attività vulcanica. In queste gite è prevista la scalata a piedi del vulcano attivo ma ad oggi dormiente di Nea Kameni (Palia Kameni è ormai spento) dove, all’interno del parco naturale, potrete ancora vedere piccoli sbuffi solforosi provenienti dalle viscere della terra.
Di solito queste gite prevedono anche un tuffo al largo, tra le acque di Palia e Nea, dove fuoruscite di vapori stiepidiscono le acque e producono fanghi di tipo termale (le chiamano Hot Springs).
Il tuffo avviene “dalle navi” pertanto che non sa nuotare perderà questa opzione rimanendo a bordo.                         
Le gite possono arricchirsi di una visita all’isola di Thirasia (parte della “O” distaccata dalla mezzaluna di Santorini) o scendere a sud fino alla Spiaggia Rossa, alla Spiaggia Bianca ed alla Spiaggia Nera.
I costi sono ovviamente variabili non solo alle percorrenze scelte ma anche in base al mezzo prescelto (catamarano, caicco, barca classica) o alla possibilità di abbinarci il pranzo, a bordo o su un ristorante dell’isola di Thirasia. Una gita sufficiente che prevede la visita di Nea Kameni, bagno termale e visita a Thirasia oscilla intorno ai 30€ a persona, che salgono a 50-55€ se si aggiunge il pranzo ed a 130€ se si sceglie il catamarano di lusso con l’opzione Spiaggia Rossa.

Sul-Caicco

Sul-Caicco

Il-Caicco

Il-Caicco

















Se invece desiderate la vita da spiaggia meglio volgersi al lato Sud. Monolithos, unica spiaggia con sabbia anche nel mare, Kamari, Perissa, Perivolos tutte con spiaggia di sabbia o piccole pietre ma ciottolato spesso nel mare. Mentre Monolithos è piuttosto trascurata e non priva di alghe le altre tre spiaggie sono molto curate. Di norma lo stabilimento balneare è associato ad un bar o ad un ristorante. Gli ombrelloni oscillano tra i 5-8€ al giorno con due lettini abbinati ma molto spesso se prevedete di consumare in spiaggia, dal drink al pranzo, allora ombrelloni/sdraio diventano gratuiti. Sinceratevene prima!!!! Quasi tutte le spiaggie hanno il Wi-Fi.
Nella spiaggia di Perivolos abbiamo soggiornato allo stabilimento TerraNera gestito da due sorelle simpatiche e gentili (ed una anche molto carina… il che non guasta). E’ un po’ più caro della media delle altre spiaggie ma vi posso assicurare, se intendete pranzare sul mare,  che i panini, i waffels, le insalate, lo yoghurt gelato con la frutta e altre specialità sono davvero abbondanti e ottime (costo medio 6€, birra da mezzo litro 4€).
Lo stabilimento si riconosce per bandiere verticali indicanti appunto il nome “TerraNera” e perché nell’estremo lato destro se arrivate al lungo mare… e guardate il mare (ovviamente invece è a sinistra se il mare lo avete alle spalle).

Spiaggia di Kamari

Spiaggia di Kamari

Spiaggia-di-Perissa

Spiaggia-di-Perissa

Nell’estremo lato Sud Occidentale si trovano la Spiaggia Rossa, raggiungibile a piedi, la Spiaggia Bianca e quella Nera, raggiungibili via barca partendo dalla Rossa ad un costo di 5€.
Questi colori sono dovuti dal ferro (spiaggia rossa ruggine), dal vulcano (spiaggia nera), dal gesso (spiaggia bianca).
La spiaggia Rossa ed il mare prospicente sono molto Grecian-Style. Verde e trasparente.
Alle spalle avete però un costone roccioso che pare lì lì per franare. Fate attenzione a non posizionarvi proprio sotto i punti più critici… non si sa mai !!!

Red-Beach

Red-Beach


Vicino alle Spiaggie succitate c’è anche Akrotiri, dove è presente una specie di piccola Pompei, distrutta dall’eruzione vulcanica di cui abbiamo parlato. Da qui si può poi andare verso il Faro dove si potrà godere della vista dell’intera isola e di un tramonto identico a quello di Oia ma molto meno caro se intendete fermarvi per cena.

Faro di Akrotiri

Faro di Akrotiri

Suggerimenti Gastronomici: in generale occorre tenere presente un fattore davvero importante. Se siete in prossimità delle città di Thira e Oia i prezzi sono notevolmente più alti che in ogni altro punto dell’isola. Ma si parla di 2-3 volte tanto. Per fare un esempio un piatto medio di “secondo” nelle succitate città parte dai 12-15€ al piatto mentre nel Sud dell’isola si parte dai 6-8€ o anche meno. Stesso discorso vale per i soggiorni. Quindi, se volete o dovete fare una vacanza all’insegna del risparmio, allontanatevi il più possibile da Thira e Oia. Il vostro Budget ne guadagnerà almeno un 50%. Ovviamente i locali saranno meno suggestivi o curati esteticamente. Stessa cosa per i piatti. Ma la sostanza resta la stessa. Si trova un cibo di ottima qualità. 

La specialità locale è il Polpo Grigliato, ma trovate ottime carni e pesci grigliate oltre ovviamente i piatti tipici greci: Mussaka, Pastitsio, Tzatziki, Taramosalata, Eggplant sauce (melanzane), Yoghurt con miele. Alcuni piatti abbondano di aglio ma se tutta la comitiva non disdegna il fastidio reciproco sparisce. 

Vi elenco ora una serie di posti da noi visitati e giudicati validi: ad Oia scendendo per il porto di Amoudi si trova la spiaggia di Katharos. Questa spiaggia è assolutamente dimenticabile ma non è altrettanto dimenticabile il Katharos Lounge che a picco sul mare vi offre una terrazza ed un cibo ricercato e saporito… inevitabilmente un po’ costoso (circa 12-15€ a piatto). Ma godersi il tramonto sul mare da quella terrazza cenando e bevendo la birra greca (Mythos, Alpha, Kir per citare le più comuni o la Donkey la più “accurata”) è un vero piacere.

Oia-Tramonto

Oia-Tramonto

Pesce in abbondanza anche al Porto di Amoudi (Oia), ristorante Katina. Ma fate attenzione. Tutto fresco e buono ma gli inservienti fanno di tutto per farvi ordinare tanta roba. Andate cauti. Scegliete un po’ alla volta. A Finikia, tra Oia e Imerovigli, c’è la locanda Santorini Mou. I piatti sono molto buoni e ricchi. I prezzi in linea con i costi di Oia. Ma il locale offre anche un paio di particolarità. La prima, più interessante, è che il padrone ed un paio di amici, armati di banjo e chitarra suonano e cantano tutta la serata canzoni greche molto allegre e ritmate o melanconiche e riflessive. La seconda è che al conto vi fanno una foto al tavolo che verrà inserita in un librone che potrete consultare se tornate ed aggiungervi una dedica. La terza è che ad ogni tavolo viene portata una bandierina della vostra nazionalità. Può sembrare stupido… ma è molto carino guardare gli altri tavoli e scoprire come il mondo intero converga verso Santorini. Le bandiere più diffuse che abbiamo visto sono quella Australiana, Statunitense, Israeliana, Spagnola, Francese. Non sono mancate India e Brasile. La quarta particolarità, per gli amanti del gossip e del jetset è che il locale deve essere noto anche ai vip di Hollywood. Non mancavano, tanto per fare un esempio, foto degli avventori con Jennifer Aniston e altre attrici/attori di fama mondiale.  

Ad Akrotiri abbiamo trovato pesce fresco e modico prezzo da Giorgatos, una taverna a conduzione familiare proprio vicino al Faro. Il pesce lo pesca il papà e lo servono le figlie. Assolutamente ricche le porzioni ed economico il rapporto qualità/prezzo. Da assaggiare il Polpo (8€ al kg, kg… non ettogrammo badate bene, cotto e servito al tavolo) servito grigliato e la grigliata di pesce misto (pesce del giorno oppure la paranza).  

Auto, Quad o Scooter??: l’isola è piccola. Con 25 km l’attraversi da Nord a Sud e quindi ben si presterebbe alla moto, agli scooter o ai quad. Tenete però presente che c’è spesso vento, specie la sera, e quindi la temperatura diventa “fresca”. Inoltre molti quad sono poco potenti ed occorrerebbe prenderne qualcuno più potente come cilindrata a costi paragonabili alle macchine. Quindi se siete sensibili al freddo o ai costi a volte l’auto può rivelarsi vincente specie se siete più di due.

Specialità locali: Possono cantarvela quanto vogliono ma i prodotti tipici dell’isola sono proprio pochi. Solo i capperi,  le foglie della pianta del cappero che usano in insalata, i cucunci (il frutto del cappero) utilizzati tipo cetriolini sottaceto, dei pisellini gialli che essiccano e  chiamano “fava” utilizzandoli tipo passata di ceci, i pomodorini di Santorini, secchi o freschi, molto piccoli con le dimensioni dei piccadilly ma a spicchi come i “Ferrisi” molto dolci e poco acidi e pochi vini. Meglio i bianchi dei rossi e comunque di qualità non insuperabile. Stesso discorso per un vino dolce e liquoroso chiamato VinoSanto (Santo da Santorini) che pretendono orgogliosamente di distinguere dal VinSanto Toscano ma con il quale a mio parere risulta perdente. Ma i gusti non sono tutti uguali quindi potete tentare. Prodotta localmente anche la Birra Volcano che non ho assaggiato e la Donkey, buona ed unica ad avere una versione “rossa”. Tutto il resto non è di Santorini. Nè l’olio né le olive né altro. Quasi tutto proviene da Creta o dalla Grecia Continentale.

Una vacanza a Santorini (Luglio 2014) – Suggerimenti e Costiultima modifica: 2014-07-15T18:17:36+02:00da alphaomeg
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