Forse la Francia e i suoi cittadini, ovvero i nostri cari cugini francesi sempre presi dalla loro “Grandeur”, tendono a non ricordare che se oggi ci troviamo con enormi problemi di immigrazione selvaggia dalla Libia questo è soprattutto dovuto al loro intervento militare di qualche anno fa che ha deposto, in modo cruento, il Colonnello Gheddafi ed il suo entourage dalle leve del potere.
E stranamente anche Cameron e i cittadini di Albione hanno questa carenza di memoria “a breve”.
Per carità, nessuna volontà di difendere un Dittatore anche sanguinario, ma mi sembra inevitabile ammettere obiettivamente che mentre bombardare è relativamente facile, costruire una prospettiva futura per i popoli che l’Occidente libera “a forza” da qualcosa da cui spesso la maggioranza della popolazione non vuole essere liberata, è decisamente più difficile.
Decisamente questa visione prospettica ai francesi, e ai loro sparring-partner inglesi, non è riuscita proprio bene.
Certo, né inglesi né francesi erano molto tesi all’obiettivo sociale del “come gestire il post rimozione di Gheddafi”. Sembra che stranamente fossero più concentrati sul petrolio che l’italiana Eni gestiva in accordo con i potentati libici senza dar spazio alle loro “Sorelle petrolifere” nazionali.
Peccato che ora, davanti ad un problema da loro creato, i francesi mandano la Gendarmerie ai confini e gli inglesi fanno proclami per rifiutare di partecipare anche solo in minima parte al gigantesco problema generato dalle loro azioni.
Ma, detto da un Europeista (sempre meno) convinto, di questo tipo di “Europa” cosa ce ne facciamo ???