Tette e Cervelli

Sempre in tema di costo della vita (nel mio precedente commento ho parlato di acqua minerale) anche ieri si sono sentiti, nei vari telegiornali, molti genitori lamentarsi per il costo eccessivo dei libri scolastici che, lungi dall’esser calmierati, continuano a lievitare verso importi sempre più difficilmente sostenibili dalle famiglie.

Vero. Il costo dei libri è elevato e può rendere difficile l’accesso alla cultura che dovrebbe essere, se non proprio gratuito, il più possibile a buon mercato. Credo che nessuno possa confutare questa cosa. Però….. ebbene si… anche questa volta mi sento in dovere di aggiungere un “però” !!

I genitori intervistati, che esprimevano il loro fermo “J’accuse” contro il costo dei libri, tenevano per mano figli con in spalle lo zaino dei supereroi del momento (Winx, Hulk, Barbie, Bratz, SpiderMan, Batman, HelloKitty…. alzi la mano chi ne è davvero sprovvisto); all’interno di questi immagino quasi sicuramente un prodotto tra GameBoy, I-Pod o NintendoDs; Non mancherà il diario della marca, fumetto o artista più in voga. E pure biro ed accessoristica terranno il medesimo passo d’avanguardia. Chiuderanno il tutto cellulare ed I-Phone. Non parliamo poi del look di questi vitelloni in erba tutto improntato alle griffe del momento; dalle magliette firmate, alle scarpe da ginnastica, alla pettinatura del coiffeur-stilista.

Concordo con voi. E’ inutile fare della facile retorica quando tutto il mondo va così; potendotelo permettere non ha senso privare i figli di tutto un “contorno” con il quale si confrontano giornalmente. Però mi domando: perchè nessuno batte ciglio quando la spesa equivalente ad un anno di cultura viene fatta per curare l’aspetto estetico? Perchè se è per l’immagine nessuno si lamenta mentre se è per la scuola è un piagnisteo unico? Ma soprattutto perchè stupirsi se poi “esportiamo cervelli e importiamo tette” (la frase non è mia. L’ho estrapolata ed adattata da un film leggero ma con alcuni spunti di riflessione non indifferenti per chi li ha voluti cogliere tra le battute facili ed i bellocci di turno).

Se ci fosse il ticket di un euro (dico… un euro) su una prestazione ospedaliera da 500€ tutti si indignerebbero e manifesterebbero. Finita la sfilata poi, inevitabile la sosta ad un bar per consumare un caffè che pagherebbero lo stesso euro, se non ti siedi altrimenti minimo raddoppi, con un ricarico di almento il 500% del costo. E questo sarebbe praticamente la norma; accettata da tutti.

Non so. Ma quando mi fermo a riflettere ho sempre più la sensazione che, tutti insieme, stiamo perdendo vistosamente l’orizzonte delle cose. Sperperiamo sul superfluo e sull’apparenza molto più di quanto siamo pronti ad investire sullo strategico.

E il nostro futuro? Beh.. al momento l’interesse è integralmente occupato dalla ormai prossima elezione delle nuove Veline.

Tette e Cervelliultima modifica: 2008-09-05T08:50:09+02:00da alphaomeg
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