Buchi Neri e LHC: Possiamo davvero sentirci sicuri?

Cosa uscirà dall’esperimento dell’LHC del Cern di Ginevra sinceramente è di difficile comprensione per chi non abbia delle conoscenza più che elementari di meccanica quantistica, di astrofisica e di fisica delle microparticelle.
Ma mi mette un tantino di ansia scoprire che si è dato il nulla osta all’esperimento perchè, cito testualmente, “la gran parte degli scienziati sono concordi nel non ritenere pericoloso il risultato che ne deriverà”.

Bel dato confortante. Se il progresso scientifico fosse sempre avvenuto in base lle convinzioni della maggioranza degli scienziati a quest’ora avremmo ancora il Sole che gira intorno alla Terra, una terra ovviamente piatta oltre le Colonne d’Ercole.
Non crederemmo che il centro del nostro pensiero risiede nel cervello e non nel cuore, penseremmo all’atomo come alla particella più piccola e sicuramente giudicheremmo Einstein un povero eccentrico pazzo. Tanto per citare i più famosi.

Confesso: se l’unica certezza di non distruggere il mondo con la generazione di un bel Buco Nero  deriva dalla convinzione maggioritaria della “comunità scientifica” non vedo proprio come IO possa sentirmi tranquillo.
Per non parlare del maligno dubbio che visti i costi sostenuti per realizzare l’LHC la famigerata “comunità scientifica”, dopo aver attinto a piene mani a certi finanziamenti, non possa ora far altro che dare il proprio ok indipendentemente dai reali dati alla mano.

Ma vi chiederete: non esiste una realtà oggettiva?? Non esistono calcoli per quantificare con certezza i rischi?? Ebbene no!!

Nel mondo dell’infinitamente piccolo, così come in quello dell’infinitamente grande, si può procedere solo per intuizioni, assunti, supposizioni.
Le scale sono talmente grandi (o piccole) da impedire verifiche dirette o renderle non calcolabili dai computer attuali.
Le energie richieste non sono riproducibili in laboratorio ed anche quelle dell’LHC sono comunque inferiori a quelle che la Teoria considera indispensabili.

Così si procede al buio. Ma non un buio pesto. Oh, questo no! Per fortuna abbiamo in mano un bel fiammifero. Bel conforto.

Così magari tra qualche anno (ad esempio quattro per chi si opponeva all’esperimento) scopriremo che il BigBang che ha fatto nascere il nostro Universo è il risultato di un riuscito esperimento scientifico di qualche entità che ci ha preceduto e che noi, finalmente, siamo giunti a riprodurre. Peccato solo che poi… tutto si comprimerà ed esploderà.

E fiat lux.

Buchi Neri e LHC: Possiamo davvero sentirci sicuri?ultima modifica: 2008-09-11T09:36:00+02:00da alphaomeg
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