Questa nuova ondata di censura verso la prostituzione mi lascia davvero perplesso.
E’ tutto un roboare di altolocati che tuonano contro il degrado delle strade, della morale, dello sfruttamento del proprio corpo e via dicendo.
Quello che mi infastidisce veramente è la, troppo spesso evidende, IPOCRISIA di tutti questi interventisti e buonisti e moralizzatori, pronti a chiedere agli altri un indice di moralità che sicuramente non è proprio della loro vita.
Personaggi che non frequentano le prostitute solo perchè quelle che frequentano loro le chiamano “Escort”, che fa più figo, e le pagano salatamente migliaia di Euro grazie ai soldi pubblici ospitandole dentro suite di hotel megagalattici con “neve” a volontà.
Parliamoci chiaro. Chiamano prostitute solo le povere o quelle destinate ai ceti inferiori.
Quelle riservate alle Elite, oltre ad Escort, spesso assumono lo pseudonimo di Velina, Letterina, Schedina, Show-Girl, Inviate di Lucignolo, talvolta “artista” e quant’altro. Non mancano neppure le “onorevoli” ed in alcuni casi le “mogli”.
Ed è sempre stato così. Nei tempi che furono c’erano le prostitute e le cortigiane.
Stesso lavoro ma le prime, povere destinate ai poveri, sotto l’indice della Chiesa e l’ignominia della società. Con le seconde invece si costruivano i nuovi stati e i nuovi confini. A queste la Chiesa, sempre pronta a correre in soccorso dei potenti. forniva il suo implicito beneplacito.
Credo che oggi sia corretto registrare il diritto di ognuno di usare il proprio corpo come meglio gli aggrada.
Per far carriera, per accasarsi, per un calendario, per donarlo o per farselo pagare.
Anche per lasciarsi morire, se lo desidera. Donne e uomini.
Siamo seri !! Combattiamo lo sfruttamento vero. Combattiamo lo schiavismo e la violenza.
Diamo a queste persone una chance di svolgere il loro lavoro (che qualcuna considera tale e non cambierebbe con altri visto gli incassi e la vita che garantisce) in sicurezza e tutela sanitaria.
Tutto il resto sono inutili chiacchiere. Puro opportunismo politico, retorica e demagogia clericale.
Finchè ci sarà domanda ci sarà offerta. Finchè ci sarà povertà ci sarà offerta.
Questa è una realtà che dura da migliaia di anni. Non solo sulle strade ma in tutti i centri di potere, atei o religiosi che siano.