Alitalia: non capisco ma mi adeguo

Fino a ieri pensavo che tutta la “querelle” legata ad Alitalia fosse per salvaguardare le migliaia di lavoratori che rischiavano di perdere il posto gettando, di conseguenza, sul lastrico molte famiglie.
Come italiano e come cittadino trovavo pertanto corretto sobbarcarmi una spesa aggiuntiva, seppur indiretta ed anche se per tutelare in certi casi anacronistici privilegi, per evitare tutto ciò.
Poi scopro che, a trattative saltate ed abbandonate, gli stessi lavoratori esultano plaudendo di fatto al loro licenziamento.
Allora capisco che avevo inteso male tutto.

In serata cerco sostegno da format televisivi con personaggi politici di spicco che forse mi chiariranno la cosa. Ed assisto ad una sequela di accuse e controaccuse tutte all’apparenza fondate e precise. Con la chiara indicazione dei responsabili del tutto: Qualcuno che c’era prima. Il quale, una volta citato, scaricava il tutto addosso a qualcuno che c’era prima ancora e così via all’infinito.

Allora ho di nuovo capito di non capire e mi sono rassegnato alla mia ignoranza dei fatti.
Ma in bocca mi resta la solita sensazione che alla fine, all’italica maniera, si crea tanta foresta per nascondere l’albero e che una volta che i colpevoli possono essere tutti, beh, difatto non lo è più nessuno.

Mi sembra stridente vedere gli abbracci e i sorrisi dei piloti Alitalia paragonati agli scatoloni degli sconsolati dipendenti della Lehman. Ma mi adeguo.

Alitalia: non capisco ma mi adeguoultima modifica: 2008-09-19T14:51:48+02:00da alphaomeg
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