Non entro qui nel merito di quanto e cosa si stia combinando al Cern di Ginevra.
Nè mi permetto di intromettermi in una disputa tra favorevoli e contrari all’esperimento non riuscendo nemmeno lontanamente avvicinarmi a capire le ragioni dell’una e dell’altra parte.
Ma quello che mi stupisce è la superficialità dei “Media” e l’altrettanta superficialità della gente o per dirla in modo più altisonante dell’opinione pubblica.
Ieri è stata una mattinata di paura. Mail, Blog, Siti internet presi d’assalto per seguire in diretta “la fine del mondo”.
In dubbio tra il cupo terrore per l’imminente futuro e la morbosa curiosità di capire cos’è successo.
In serata la paura si era volatilizzata. I giornali aprivano con toni enfatici sulla portata ell’esperimento, con dati peraltro incomprensibili alla massa, ed in due minuti la pratica era chiusa.
Io mi domando: “ma se persino i profeti del terrore prevedevano un tempo di 4 anni perchè il disastro venisse a compiersi” possibile che la soglia di attenzione che riusciamo a riservare alle notizie è solo di pochi minuti e pertanto ci sentiamo tranquilli se giunti all’ora pranzo non è successo niente?
Eppure penso che tutti siamo in grado di capire che se anche si fosse messo in moto il temuto “Buco Nero” non verrebbero sicuramente a dircelo in modo esplicito avendo la certezza di gettare nel panico l’intera società civile.
E siamo credo anche abbastanza certi che più di una volta qualche ricerca scientifica un tantino azzardata sia potuta sfuggire di mano generando magari qualche nuova malattia fino a poco prima sconosciuta.
Allora quale meccanismo di rimozione fa si che se la Terra non ci viene a mancare immediatamente da sotto i piedi di colpo diventiamo tutti tranquilli e serafici pronti a ripreoccuparci per gli amori del Divo o della Diva di turno?
Mistero. Questa nostra superficialità che permea ormai ogni nostro comportamento, dalla vita civile ai legami emotivi e personali è davvero sconfortante. I “Media” lo sanno e si comportano di conseguenza.
E quel che è peggio è che tutto questo si, come un enorme Buco Nero, sembra volersi divorare il nostro futuro.