Banche colpevoli ed esterofilia

So che prenderò una posizione contro corrente ed impopolare ma in questo mondo, dove sono sempre gli altri ad essere colpevoli e mai noi, ritengo corretto dare anche un’altra interpretazione dei fatti che hanno portato al crash delle banche.
Da più anni dico ad amici e parenti che le Banche non sono più un consulente a cui rivolgersi con fiducia ma un piazzista che vende prodotti, soprattutto i suoi, e pertanto i consigli allo sportello sono da prendersi con la più assoluta parsimonia. E questo lo faccio vivendo una realtà molto vicina a quella delle Banche stesse.

Quello su cui invece mi sento in dovere di fare alcuni distinguo è: perchè il “Sistema Bancario” è finito così ?? Bene. Se analizziamo la realtà scopriremo che la colpa è un po’ di tutti… ed anche nostra.
Quanti di voi fino a qualche anno fa non hanno mai detto “Le nostre banche hanno commissioni altissime mentre quelle straniere non ti costano quasi nulla” ??
Quanti di voi non vedevano l’ora dell’arrivo di queste banche in Italia in cambio di qualche euro annuo risparmiato??
Certo. Sul momento pareva un affare e sull’altare di questo affare è stato comodo sacrificare, ad esempio, le Casse di Risparmio (qualcuno forse le ricorda ancora) in cambio di più snelle “Banche d’assalto” da nomi inglesizzati sfamando così la nostra innata esterofilia.

Eppure i costi interni delle banche sono da sempre altissimi. Aldilà del personale, mediamente retribuito sopra lo standar di impiegati, ci sono costi di rete e di hardware (pensate a tutti i bancomat, all’internet banking, ai computer ta tenere sempre “all’ultima versione”). Costi di Struttura (filiali, macchinari, mobili). Costi di sicurezza (a tutela del risparmiatore e dei dati sensibili o per il trasporto del denaro e dei valori). Costi “nascosti” (ovvero non percepiti dal cliente) per segnalare movimentazioni all’Antimafia, all’Antiriciclaggio, alla Polizia, alla Giustizia. Costi per star dietro a tutti i prodotti finanziari che qualunque persona giuridica si inventa e persona fisica intende sottoscrivere.
A questi costi si aggiungeva il fatto che le banche Italiane consegnavano, fino a qualche tempo fa, 40 lire ogni 100 versate dai correntisti in un fondo “infruttifero” presso la Banca D’Italia a tutela globale dei depositi; inoltre, molto spesso, quelle sane venivano “invitate” dalla Banca d’Italia a farsi carico dei debiti di quelle che fallivano (pensate al Banco Ambrosiano di Calvi).

Ovviamente tutto questo aveva, ed avrebbe tuttora, un costo. Ed il costo si sosteneva rendendo meno proficuo l’interesse a chi versava.
Ma ognuno di noi voleva di più. La tale banca straniera dava l’1% in più, oppure 2 € in meno di commissioni, ecc.ecc. Per garantire ciò si inventavano prodotti sempre più rischiosi, nuovi strumenti e via dicendo. E tutti ad esaltare “l’elasticità” di quei sistemi anglosassoni contro i nostri rigidi e statalizzati (peccato che nessuno notava mai le file dei correntisti in corsa a ritirare i propri soldi se la Banca falliva, cosa che in Italia non è capitato mai!!).

E così, per stare dietro, le nostre Banche si sono adeguate; e per fortuna non del tutto. Il resto sono solo conseguenze. Manager dediti al profitto e alla finanza virtuale, impiegati soggetti a diktat al fine di piazzare ciò più conveniente per la Banca che non per il Correntista.

E’ un po’ come l’evasione fiscale. Se un panettiere, cito a caso, pagasse tutte le tasse che vengono richieste dallo Stato dovrebbe vendere il pane a 4€ al kilo. Ma se al negozio a lato gli altri panettieri vendessero a 2€, grazie alla evasione, presto lui dovrebbe chiuder bottega.
Perciò, almeno finchè non ci sarà il mondo perfetto, il panettiere evaderà le tasse e le Banche ti venderanno ciò che permette loro di restare sul mercato.

Detto questo non si può certo escludere la malversazione o le furberie di alcuni. Nè l’interesse politico di parte che tanto ha giocato nell’attaccare un istituto bancario, per sua natura e management, più lontano dai compromessi richiesti dalle tante forze politiche di volta in volta salite al potere.
Quindi… è vero. Paghino i colpevoli. Si abbattano le retribuzioni incomprensibili (anche se i manager più pagati non incassano certo più di qualunque famoso giocatore o allenatore di calcio e l’utilità di un grande istituto bancario è sicuramente più importante di un calciatore per quanti gol questo faccia).

Ma ogni tanto riflettiamo che il nostro futuro spesso lo costruiamo e ce lo giochiamo noi stessi con i piccoli gesti quotidiani. Anche quando, lì per lì, ci sembrano una furbata.

Banche colpevoli ed esterofiliaultima modifica: 2008-10-14T15:11:21+02:00da alphaomeg
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