Referendum – Perchè non cambiare le regole (2)

Da quando anni addietro le associazioni di Cacciatori riuscirono a far fallire il Referendum per l’abrogazione della caccia invitando i cittadini a non partecipare alla consultazione al fine di far mancare il quorum i Referendum sono diventati una farsa. Una costosissima farsa.
Perchè al fisiologico 30% che di norma non si presenta a votare nei Referendum basta aggiungere un 20% di assenteisti voluti ed in tal modo calpesti il volere del 50% degli Italiani.
Non solo. Siccome il Referendum di norma tende ad abrogare leggi che il governo in carica ha promulgato non c’è mai l’interesse, da parte del governo stesso, a far si che il Referendum abbia successo. Pertanto, mentre per le elezioni Amministrative o Politiche si guardano persino le previsioni del Tempo prima di decidere una data, per i Referendum si tenta sempre una data prossima al Ferragosto in modo da esser sicuri che almeno il 20% degli italiani non partecipino.

A quella famosa giornata (per la cronaca i voti a favore dell’abrogazione della caccia furono oltre il 98% su circa il 48-49% di votanti) seguirono altri Referendum di volta in volta falliti. Storico fu l’invito di Craxi agli elettori a non perdere tempo… e andare al mare (ma i soldi buttati… restarono buttati).

Anche qua mi sembra che la soluzione sia molto semplice. Intanto trovo assurdo partire dal presupposto che chi si astiene automaticamente conti come se avesse votato NO. Io potrei essere un mega-referendario al mio paese per la morte della nonna e mi troverei, con la mia assenza, ad aver votato NO.
D’altro canto trovo assurdo l’esser messo in condizione di votare quesiti di cui non capisco nemmeno lontanamente le conseguenze (mi vengono in mente una serie di Referendum su Giudici e Giustizia).

Allora faccio una proposta devastante e mai immaginata da nessuno (in realtà è una soluzione banale… ma visto che in tanti anni mai nessuno l’ha proposta mi sembra necessario etichettarla come eccezionale).
Intanto portiamo le firme necessarie da 500.000 a 2.000.000. Con questo meccanismo si scoraggiano tutti i Referendum che in realtà non interessano la popolazione e che sono legati a materie particolarmente specifiche. Il Popolo deve decidere su cose comprensibili e chiare e non su argomenti come la carriera dei magistrati; vicende di cui non conosce assolutamente alcuna dinamica.

Innalzato tale limite la conseguenza è ovviamente che vince il 50% + 1 dei votanti. Se qualcuno non si presenta è chiaramente disinteressato all’argomento e pertanto non ha optato nè per il si, nè per il no.

Così la smettiamo di prendere in giro chi ai Referendum (ed al voto in generale) ci crede e di buttare soldi pubblici dalla finestra per consultazioni che già a priori si sa che non produrranno risultato.

Ma è davvero una proposta così assurda?

Referendum – Perchè non cambiare le regole (2)ultima modifica: 2009-04-20T12:44:44+02:00da alphaomeg
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