Chiamiamole Prostitute

Non ho mai ben capito per quale motivo le prostitute sono sempre state discriminate in base al Censo (ovvero alla ricchezza) dell’usufruitore del “servizio”.

La prostituta del ricco una volta era la Concubina (magari l’Ancella), poi la Cortigiana, oggi la Escort o in alcuni fortunati casi addirittura “moglie” (basta pensare a molte spose di Produttori Cinematografici, Palazzinari del quartierino, Arricchiti della Costa Smeralda, ecc.ecc.) La prostituta dei poveri invece è sempre stata nominata, attraverso i secoli, “prostituta” o molto più spesso dispregiata con l’epiteto di “Putt.na”.

Eppure queste sono tutte donne (e non escludiamo qualche uomo) che in un modo o nell’altro hanno fatto e/o fanno uso del proprio corpo per raggiungere un fine. Nel caso delle povere spesso è sfamarsi, mantenere la famiglia, dare un’educazione ai figli. Nel caso delle ricche rifarsi le tette, le unghie, il vestito di lusso, le cene in ville esclusive o ristoranti raffinati.

Sia ben chiaro. Dal mio punto di vista ognuno è titolare del proprio “corpo” e pertanto può decidere di regalarlo, prestarlo o venderlo a chiunque come e quanto vuole.

Una volta una tipa, non ricordo chi, aveva affermato, più o meno, che se la Montalcini era stata dotata di una “Bella Testa” e la vendeva alle case farmaceutiche non capiva perchè lei, che era stata dotata di un “Bel Corpo”, non poteva venderlo al miliardario di turno. Ineccepibile.

Però per favore un po’ di uniformità e di par-condicio nei giudizi.

Seppur differenziate da una quantita di zeri diversa nelle cifre che percepiscono in un caso come nell’altro la categoria è la stessa: “Prostituta”.

E lo dico senza voler intonare alcuna offesa a nessuno e senza ergermi a giudice dei comportamenti altrui. Ma solo per una sensata e dovuta equiparazione.

Chiamiamole Prostituteultima modifica: 2009-07-30T11:58:00+02:00da alphaomeg
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Un pensiero su “Chiamiamole Prostitute

  1. È quello che dico sempre io, chiamiamo le cose con il proprio nome, non sono i numeri a fare la differenza, sempre di “prostitute” si tratta.
    buona giornata

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