Ma è sempre giusto indignarsi per l’usura?

Ma è sempre giusto indignarsi per l’usura ?
La risposta è scontata. SI. Soprattutto quando alle richieste esorbitanti si accompagnano minacce, pressioni psicologiche e quant’altro.

Ma è sempre giusto assolvere completamente le vittime dell’usura?
Beh… fino a qualche tempo fa avrei detto SI !! Un SI convinto ed inappellabile. Un SI che ultimamente ha subito qualche piccola incrinatura dettata dagli eventi di cronaca.

In questi giorni estivi, con il gossip a farla da padrone, è passata una notizia che mi ha creato un certo sconcerto.

La signora Wilma Goich (credo si scriva così), famosissima cantante degli anni 60 (ed ex moglie di Edoardo Vianello quello, tanto per capirci, dei Watussi) è finita in mano agli usurai per un prestito di 10.000 Euro (qualche fonte cita 16.000).
La motivazione nobile espressa dalla cantante è stata “ne avevo bisogno per pagare l’avvocato della figlia intenta ad una separazione”
La motivazione meno nobile espressa dai soliti “anonimi informati dei fatti” era che la cifra serviva per pagare alcuni ritocchini estetici utili alla cantante per continuare a presenziare nelle trasmissioni “revival” ove cantare i suoi pezzi storici che tutt’ora fruttano diritti SIAE. Ritocchini già effettuati altre volte nel passato anche grazie alle elargizioni del caro Vianello il quale stufo del tutto ha rifiutato un ulteriore esborso.

A questo punto mi vengono una serie di dubbi sia per quanto riguarda la signora Goich&Famiglia, sia per quanto riguarda la legge anti-usura.

La prima tipologia di dubbi (quelli diciamo “familiari”) sono:
– Ma può una persona tutt’ora presente in TV, che riceve ancora
soldi dai diritti di autore, trovarsi priva di una, tutto sommato,
misera somma?
– Ma può una figlia assennata sapendo di avere un genitore già
in difficoltà pretendere da questo i soldi per sbrigare i propri
fallimenti relazionali?
– Ma se un ex-marito con rapporti ancora buoni decide di non
fornire più aiuto non è che dietro c’è una certa tendenza ad
abusare della buona volontà altrui?

La seconda tipologia di dubbi si collegano ai precedenti:
– Ma se la gentile artista non ha saputo ben utilizzare il suo,
sicuramente abbondante denaro, perchè la società deve
preoccuparsi per lei e risolverle i problemi economici?
– Ma è giusto che io, e milioni come me, che viviamo con il
nostro semplice stipendio dobbiamo vederci tassare per
sostenere le tette della signora Goich o la separazione
della sua dolce figlia?

Perchè io mi sono sempre immaginato la vittima dell’usura come una persona debole che in seguito alla disperazione per una malattia, per una perdita di lavoro, per un bisogno REALE ed IMMEDIATO, cedeva alle tentazioni del prestito assicurato.
E su questa immagine ho fondato il mio sostegno.
Ma non pensavo certo ad una persona famosa, incapace di realizzare nella sua vita un minimo di risparmio, attorniata da figli che parrebbero altrettanto incapaci di una indipendenza economica.
E soprattutto non pensavo di dover pagare, in termini di Stato, un qualche importo per permetterle di continuare a cantare senza zampe di gallina agli occhi, con le labbra tumefatte dal collagene e la fronte paralizzata dal botulino.

Francamente, se le vittime dell’usura sono queste, RIDATEMI I MIEI RISPARMI…. perchè se io ne resto senza… nessuno correrà ad aiutarmi nè mi esalterà nei giornali quando, incapace di onorare anche il mio ennesimo debito, mi troverò fagocitato da cifre sempre più esose.

Voglio proprio sperare che le leggi anti-usura siano in grado di tutelare in futuro solo soggetti più bisognosi e disperati… sennò anche in questo caso mi sento preso per i fondelli dai soliti furbi.

Ma è sempre giusto indignarsi per l’usura?ultima modifica: 2009-08-25T17:04:39+02:00da alphaomeg
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