Tutti innocenti. Nessun colpevole.

Alla fine questa è la consueta sentenza finale, quella lasciata dai posteri.

Non esiste persona, qualsiasi sia la sua malefatta o incapacità, che con il tempo non venga edulcorata, riabilitata, riammantata di bianco vestito.
E’ un atteggiamento tipico dell’italiano ma in generale del mondo intero.
In un mio post dei giorni scorsi (“La verità è morta”, nda) accennavo appunto al fatto che non vi è mai modo di avere Certezze (con la C maiuscola) e che questa imponderabilità mi portava alla conclusione che non esiste MAI la verità.

Acquisita questa verità, scusate il paradosso con “l’assenza di verità”, ormai mi trovo davvero in difficoltà a comprendere gli accanimenti, politici, sportivi e financo religiosi con cui molte persone argomentano, arringano, affrontano discussioni appassionate e in estremo, uccidono.

Negli ultimi tempi molti italiani attaccano costantemente Berlusconi. Probabilmente una volta morto o malato o solo invecchiato (i suoi sostenitori si staranno sfiorando gli attributi) questo demone verrà riabilitato, prima dai suoi partner ora dubbiosi, poi anche dagli avversari che alla fine diranno “Beh… non era poi così male. Bisogna riconoscere che….”.
“Impossibile”, direte. L’odio è troppo radicato. Forse. Ma io ne ricordo uno uguale, se non più profondo, espresso per Craxi. Il quale, pur se tutt’ora non amato dai suoi detrattori, viene uniformemente citato come uno degli ultimi “veri politici” della scena italiana. Nel futuro prossimo mi aspetto vie, piazze se non anche monumenti.

Se volete altri esempi, ne ho a decine, ognuno per un campo specifico e anche per popoli diversi. Vogliamo parlare di personaggi dal crimine ordinario (il redento Vallanzasca), al crimine organizzato (Provenzano povero vecchietto visionario religioso), al crimine familiare (Erika e Omar… per esempio)?
Gente che avremmo voluto vedere subito giustiziata e che ora saremmo pronti a seguire in qualche intervista, su Matrix o Porta-a-Porta, emozionandoci alle loro parole e motivazioni.

Vogliamo anche pensare a pubblici peccatori (Moana Pozzi, da pornostar a donna colta ed intelligente), Michael Jackson (da pedofilo a Re della Musica), Jim Morrison e Jimi Hendrix (da tossici pervertiti a Musicisti irraggiungibili), fino al nostrano VascoRossi, ormai Vate riconosciuto da generazioni di italiani? 
Per non parlare di Mike Bongiorno, da anni considerato un poveretto semi-rincretinito, per innalzarlo, post mortem come spesso succede, ad eroe popolare e di una Nazione.

Vogliamo qualche esempio “forte” e magari fastidioso? Entriamo nella Chiesa con un Giovanni Paolo II, ora voluto SantoSubito dalle masse, ma rude e rigido conservatore, accanito nemico della quasi marxista “Teologia della Rivoluzione”, idea religiosa diffusasi tra i poveri del SudAmerica e sostenuta da molti Vescovi locali tra cui Romero, assassinati anche grazie alla presa di distanza Vaticana?
Certo, in vecchiaia ed in malattia, il buon Karol si ammorbidì come si ammorbidiscono tutti gli anziani. Ma i morti erano ormai morti. Meglio recuperare venendo a chiedere in parlamento un indulto, prontamente sostenuto dai politici-clericali e da molta sinistra, al pensiero delle cui conseguenze ancora adesso gli italiani gioiscono.

Cambiamo paese? Andiamo in America, dove quel presidente epitetato come “venditore di noccioline” (Jimmy Carter) è diventato uno dei principali consulenti di politica estera internazionale. O l’inventore del sesso improprio (Clinton), l’appena deceduto quasi presidente sessualmente implicato (Ted Kennedy), l’attore allucinato da svariati “imperi del male” (Reagan) e persino Bush padre, in attesa dell’impossibile: riabilitare Bush figlio.

Basta con l’America? Vogliamo passare in Russia dove l’ex ubriacone Eltsin è ora il padre della democrazia Sovietica? O in Inghilterra dove l’ammazza proletari Tatcher è ora un’icona di un governo serio ed efficiente?

Gli esempi sono tantissimi, infiniti. Tutte le vicende possono essere riconsiderate, riviste. Tutte le colpe giustificate, rimosse.
E’ un altro aspetto della morte della Verità. Tutti innocenti, nessun colpevole.

La domanda che resta, viste le considerazioni sopra esposte, è: “a cosa serve arrabbiarsi, accanirsi, appassionarsi contro o a favore di questo o quello” ?

Tutti innocenti. Nessun colpevole.ultima modifica: 2009-09-11T09:05:00+02:00da alphaomeg
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