Schiaffo delle Banche a Tremonti e al Governo Italiano

Ed alla fine le Banche i soldi dallo Stato non li vollero.

Per mesi il governo, nell’ansiosa ricerca di capri espiatori per la crisi globale generatasi, ha presentato alla Nazione come “indispensabile” l’aiuto Statale per salvarle dal fallimento.

Per mesi si sono sbandierate dalla maggioranza affermazioni sulla mala-gestione delle Banche Italiane e sul fatto che ora i soldi di tutti i cittadini dovevano essere versati per salvarle e per salvare manager incapaci.

Per mesi si sono aizzate le masse contro il crudele nemico della società.

Peccato però che ieri i due colossi bancari italiani (Unicredit ed Intesa) abbiano detto no ai Bond tanto cari a Tremonti. E vediamo il perchè.

L’importanza delle Banche nell’Economia di uno Stato moderno è chiara. Se il potere politico controlla le Banche può spingere per ottenere prestiti dove più interessa ai suoi giochi di partito. Basta pensare all’Affare Alitalia. Il Governo non ha ottenuto l’appoggio di Unicredit e guardacaso è proprio Unicredit la Banca che più ha pagato in termini mediatici durante la crisi. Forse non ci avrete fatto caso ma appena i TG parlavano di Banche che fallivano, spesso il video inquadrava una filiale Unicredit. Appena in borsa il titolo perdeva il 10% il nome Unicredit svettava nei titoli di testa mentre restava completamente assente se il giorno successivo recuperava l’8%.

Il Titolo è crollato da 6€ (l’apice era stato ad 8€) fino a 0,70€. Eppoi il suo Amministratore Delegato, Alessandro Profumo, è sempre stato un Manager Apoliticizzato e comunque simpatizzante più per la sinistra che per il governo. Quindi, sicuramente poco gradito al potere.

Banca Intesa, che ha sostenuto Alitalia come richiesto dal governo, è stata trattata un po’ meglio da TV e Giornali. Difatti le sue perdite sono state minori.

I Bond proposti da Tremonti erano tuttavia ben altro che un regalo. Erano un prestito su cui gravavano due forme pesantissime di interesse. Una forma monetaria, con tassi reali tra il 12 ed il 22% (ma non siamo oltre i limiti dell’usura?), e una forma politica, con lo Stato che imponeva alle Banche come-e-dove investire i soldi ricevuti. Insomma, un bel “controllo” sulla Banca. Un controllo capace di far erogare finanziamenti anche a società fallimentari purchè gradite dal Governo.

Le Banche, nelle acque tempestose, hanno prima accettato questo doppio diktat prenotando i Bond ma ci hanno oggi rinunciato al momento dell’erogazione. E questo perchè, passata l’emotività, le nostre Banche hanno dimostrato di essere più solide e sane delle loro colleghe Inglesi, Americane, Francesi e Tedesche.

L’azione Unicredit ora è prossima a 2,8€ ovvero praticamente 4 volte il valore di 5 mesi fa (a saperlo prima… c’era da diventare ricchi!!).

Irritato dallo smacco subito Tremonti ora urla nelle varie piazze che le Banche Italiane si sono salvate perchè taglieggiano il cliente con commissioni esorbitanti. Probabilmente è vero ma le vicende economiche di questi tempi hanno dimostrato da sole il perchè. Le Banche hanno costi elevati da sostenere (vedi mio precedente post dell’Ottobre 2008 “Banche colpevoli ed esterofilia”) e lo possono fare o ricorrendo a strumenti particolari e pericolosi, come hanno fatto le Banche Straniere o con commissioni e interessi più alti, come hanno fatto le Italiane.

Cos’è successo a quelle straniere oggi lo sappiamo. Sono fallite in serie o sono state salvate dai loro Governi che hanno speso per loro. Cos’è successo alle nostre è oggi chiaro. Se la caveranno da sole, senza costare un centesimo al contribuente (ma scommettete che i TG non lo diranno in prima pagina?)

Questo non vuol dire che le nostre Banche siano nidi di santità. Ci mancherebbe. Restano un istituzione che vive sul denaro e deve produrre profitto. Queste due “missioni” sono per se stesse antitetiche alla Santità. Quindi se abbiamo delle Banche una immagine aulica e benefattrice allora giustamente potremmo risentircene. Ma non credo che per la maggioranza sia così. Lasciamo allora alle Banche il compito di fare le Banche e non lamentiamoci sempre e troppo.

Quando una Banca presta soldi, i soldi non sono soldi suoi… ma miei, nostri. Ed io sono ben contento che li presti solo a chi ha le carte in regola. Questo forse rischia di rallentare l’economia. Non tutti riescono ad accedere al denaro liberamente come vorrebbero. Gli imprenditori del resto gradirebbero avere soldi indipendentemente dalla loro solvibilità per poi scaricare fallimenti e propri dipendenti sullo Stato (vedi Cassaintegrazione, ecc.ecc.).

Ma io ritengo molto più importante avere la certezza che quando vorrò ritirare i miei soldi dalla Banca quelli saranno lì che mi aspettano perchè “al sicuro”.

Ritengo più importante avere questa certezza e per questa sono pronto a spendere l’Euro in più di commissione.

Sareste contenti di arrivare allo sportello della vostra zona e scoprirvi una coda chilometrica di gente spaventata che ritira, fin che ce ne sono, i soldi e agli altri non resta nulla? Perchè le Banche che costano poco, soprattutto quando straniere, si sono ritrovate, quando lo Stato non è intervenuto, così. Con i clienti a piangere non perchè non gli veniva concesso un prestito ma perchè si erano persi i risparmi di una vita.

Quindi. Vigiliamo. Pretendiamo dalle nostre Banche efficienza, solidità, consulenza. Pretendiamo che non ci vendano pacchi e fregature. Pretendiamo che i ns soldi rendano di più e non ingrassino solo gli stipendi dei mega-manager. Ma apprezziamo anche la serietà contabile con cui hanno affrontato il tutto. E apprezziamo il fatto che almeno per una volta non abbiano ceduto ai diktat della Politica e della Casta che la rappresenta, indipendentemente dal colore della lista attualmente al governo.

Schiaffo delle Banche a Tremonti e al Governo Italianoultima modifica: 2009-09-30T12:11:00+02:00da alphaomeg
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