Ma cos’hanno le donne la sotto?

L’organo intimo femminile è sempre stato l’estremo desiderio del maschio (e talvolta anche di un’altra femmina).
Da sempre il detto popolare che afferma che “tira più un pelo di fi-ga che un carro di buoi” consacra questa realtà.

Ma se oggi come oggi un uomo dovesse valutare l’attrattiva della femmina, ed in particolare della sua patatina, dai messaggi che trasmette attualmente la pubblicità televisiva veramente non avrebbe torto a farsi qualche scrupolo.

Storicamente la donna è stata considerata soggetto demoniaco. Del resto ha sempre un po’ sconcertato, dal maschio primitivo all’uomo più evoluto, l’idea che ci potesse essere un animale che sopravviveva pur sanguinando per una intera settimana.
Qual migliore esempio di questo a giustificare la presenza di un qualche accordo perverso con Satana in persona?

Ma oggi… quel posto lì… è un’entità sempre più inquietante.

Intanto il famoso pelo di cui all’inizio… non esiste praticamente più. Sempre maggiormente e perfettamente depilata e costretta in perizomi interdentali la donna ha rinunciato completamente al manto boschivo.
Che viene raso, strappato, eliso definitivamente dal laser. Il carro di buoi può finalmente avere la sua rivincita.

Eppoi è incredibile cosa si nasconda laggiù: batteri resistenti a qualunque Ph di detergente intimo, pruriti inenarrabili dovuti ai più misteriosi parassiti e, soprattutto, perdite a go-go che in ogni momento, prima-durante-dopo, producono odori malsani e fastidiosi, ricettacolo di virus e microorganismi vari.

E come se non bastasse la donna odierna, alla faccia dei progressi della scienza e della tecnica, non trattiene più le urine già a 30anni. Deve avere un look estremamente sexy e seducente affinchè l’uomo si accorga del suo sguardo, delle sue gambe, dei suoi seni, e distragga la vista (e l’olfatto) dalle potenziali perdite che ballando, chiacchierando, sorridendo, si potrebbero verificare.

E’ un organo terribile l’organo più desiderato. Quello per il quale si fanno guerre, paci, lotte, soldi, potere.

Ma ne vale davvero la pena?

Ma soprattutto come mi spiego che a me piace ancora?