Mi spiace ammetterlo e provo un certo imbarazzo di fronte al titolo di questo post ma gli eventi di questi ultimi giorni mi hanno praticamente convinto.
In molti, troppi, casi… quando avviene un femminicidio è colpa della donna.
Perchè solo una donna è capace di amare così tanto da non vedere, da non capire, che chi la picchia non ama e quindi va rifiutato.
La donna ha nel DNA i geni che la renderanno mamma e forse, anche per questo, è geneticamente predisposta a proteggere, difendere, amare, perdonare…. a prescindere, in modo assoluto e totalizzante.
Anche se l’oggetto che difende, che protegge, che ama o che perdona è proprio colui che l’ha offesa, picchiata e in ultimo…. uccisa.
Se vogliamo fermare il femminicidio sicuramente è necessario cambiare la testa dei maschi in troppi casi ancora legati al concetto di donna-proprietà, dell’uomo macho e padrone.
L’uomo che uccide non lo fa per amore. Lo fa per un suo inaccettabile senso di sconfitta, di perdita di proprietà. Ma mai per amore.
Ma la vera chiave di volta sarà cambiare la testa delle donne; quando riusciranno a capire che non si può e non si deve amare il proprio carnefice. Che bisogna reagire, ribellarsi, rifiutarsi.
Finchè la donna continuerà a perdonare e giustificare, su se stessa, e sulle proprie figlie, le mille sfaccettature della violenza subita… nessuno fermerà il Femminicidio.