Ferie a Miami – Spunti e suggerimenti per una Vacanza in Florida

Questo resoconto che sto fornendo non vuole certo essere una “guida turistica” ma solo fornire alcuni suggerimenti per chi si recherà o si vorrà recare in Florida prossimamente.
Intanto è indispensabile segnalare che le mie considerazioni sono fatte in base ad un’unica esperienza fatta in Agosto 2015 periodo che per la Florida è considerato di Bassa Stagione e particolarmente piovoso.

Sul “particolarmente piovoso” avrei qualche annotazione da fornire. Abbiamo fatto 13 giorni di vacanza e la pioggia è stata veramente rara. Spesso poche rapide gocce di notte e pertanto assolutamente ininfluenti.
Questo fino agli ultimi due giorni quando è arrivato l’uragano Erica, poi declassato a tempesta tropicale, che ha guastato pesantemente la parte finale della festa.
Ma anche durante la Tempesta non sono mancati i momenti di sole….
Quindi direi che la piovosità o meno della stagione è legata al vostro specifico “fattore C” (Culo). Se avete Fortuna… ve la scansate altrimenti rischiate di stare in Hotel.
A questo punto meglio sarebbe puntare su Hotel carini almeno se anche dovete rimanerci dentro… non vi annoiate.

Il primo suggerimento è, quando potete, acquistare i pernottamenti a Miami con un certo anticipo.
Miami è carissima. Pagate tutto e pagate caro… tranne l’aria.
In hotel medi (2-3 stelle) non ve la cavate con meno di 150-200 Dollari a notte. Se prenotate in anticipo potreste arrivare a dimezzare la spesa.
Al contrario del resto della Florida a Miami, dal punto di vista turismo, è sempre Alta Stagione e pertanto i prezzi sono adeguati di conseguenza.
Ah… non scordatevi i parcheggi. Non fate i furbi e posteggiate nei posti previsti e pagate il dazio altrimenti non ritrovate la macchina. I controlli sono serrati e continui.
Qualche sconto lo potrete trovare presso i “parcheggi pubblici”, presenti qua e là nella città, dove finite per pagare al massimo 15$ per la giornata.

Miami la potete suddividere, cerco di farla breve, in due parti: Miami Downtown e Miami Beach.

La Miami Downtown, ovvero il centro economico finanziario, è caratterizzata dal lusso dei suoi grattacieli e Hotel. Non mancherete di notare quantità industriali di Porsche, Ferrari, Lamborghini, Suv Tedeschi e Giapponesi di lusso (Lexus, Infiniti) di svariate dimensioni, in coda per accedere ai servigi dei facchini.
Nella Miami Downtown troverete molti locali per drink e apericena (ma fino alle 17.00, orario di uscita dagli uffici sono perlopiù chiusi), trovate l’HardRockCafè Miami (in realtà un po’ sottotono per la fastosità di questa città) e tanti tanti yacht, motoscafi e quant’altro che dal mare accedono direttamente ai Grattacieli costruiti a pelo d’acqua.
Se pensate ad acquisti immobiliari in questi Grattacieli…. difficilmente potrete stare sotto i 6 zeri, anzi potrebbero non bastarne 7.
E mentre tutto si paga caro (una bottiglietta d’acqua minerale da 500ml viaggia nei supermercati intorno a 3-4 Dollari e per pagare meno occorre comprare l’acqua depurata ovvero poco più che acqua di rubinetto) paradossalmente esiste un trenino sopraelevato, clamorosamente gratuito, che collega i vari grattacieli/uffici.
Da prendersi anche solo per avere una visuale… dall’alto.
Alcuni hotel hanno intorno al 10-15esimo piano un’area attrezzata per apericena con vista sulla città. Anche in questo caso si può accedere gratuitamente e gustare Miami da circa 30 metri di altezza.
Se poi decidete di bere… beh…. il cash va tirato fuori.

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Se invece volete godervi le spiaggie, il mare, il sole e la Vita notturna con la V Maiuscola occorre andare a Miami Beach che è lontana una decina di km da Miami Downtown.
Vediamo una alla volta le varie attrazioni.
Il mare è stata una sorpresa. Me lo aspettavo freddo e con alte onde essendo in pieno Oceano Atlantico ed invece era caldissimo (acqua sui 30-32 Gradi Centigradi) e tutto sommato calmo. Forse avremo beccato un’estate eccezionale dal punto di vista climatico ma si entrava in acqua come in una vasca da bagno. Al volo. Senza decantazioni per ambientarsi alla temperatura.
E sorprendente è stato anche il livello di trasparenza dell’acqua nonostante fossimo in presenza di spiagge sabbiose e fondali altrettanto sabbiosi.
Le spiagge sono mediamente libere con possibilità di recuperare lettini&ombrelloni a richiesta. C’è un lungomare interminabile che affianca
La temperatura, ad Agosto, è caldissima. Si oscilla sempre intorno ai 32-35 Gradi con un percepito intorno ai 40-44. C’è da divertirsi… e da bere.
Vi consiglio, almeno di giorno, di buttarvi sulla semplice acqua anche se non mancano fior di cocktail invitanti e colorati che vengono serviti in bicchieri giganti da circa mezzo litro l’uno, sempre e costantemente strapieni soprattutto di ghiaccio.
Gli americani sono un po’ fissati per il ghiaccio e per l’aria condizionata. In media passate da temperature esterne intorno ai 35 gradi a temperature interne nei supermercati, hotel, bar dove si scende in picchiata a meno di 20 gradi
Risultato: vi si appiccica addosso e vi congela l’addome la vostra bella maglia sudata. Il raffreddore è quasi garantito.
Per chi patisce alle vie respiratorie meglio attrezzarsi con una sciarpettina o un golf leggero da usarsi alla bisogna. Fidatevi. Se non li avete con voi… ne sentirete la mancanza.
Ed eccoci alla vita notturna che si snoda su tre vie principali tutte nella parte centro-sud di Miami, la cosiddetta South Beach.
Le vie sono la Ocean Drive, proprio al cospetto dell’oceano prende vita dalle 21 in poi ed è un continuo susseguirsi di locali e ristoranti, la Collins Avenue, scorre parallela alla Ocean Drive ma un po’ più all’interno ed è costellata di negozi per lo shopping e la Lincoln Road, che scorre praticamente a nord delle due vie succitate ed è pedonale e piena di ristoranti e negozi lussuosi.
Mettetevi l’anima in pace. Se mangiate o comprate… qui… pagate caro!!
Sulla Collins la vita sfuma verso le 21, sulla Lincoln verso le 2 del mattino, sulla Ocean Drive si va avanti fino alle 5-6 del mattino.
Non mancherete di notare auto Superlusso decapottabili, spider e quant’altro di più potente c’è al mondo assolutamente ferme in coda a “sgasare” per farsi sentire e vedere. Vengono sfoggiate dai vari mandrilli che cercano di attirare l’attenzione delle donne, spesso tiratissime e mezze nude, che passeggiano lungo la via.
Non spaventatevi. Le donne locali non hanno alcuna vergogna ad esporsi in modo piuttosto “esplicito” anche se con un fisico decisamente non da modella. E’ un’esaltazione di seni all’aria aperta, di gambe, ma anche di cosce, di pance, di caviglie, di doppi menti e quant’altro.
Eppure posso dirvi che alla fine questa abbondanza ben esposta, ben vestita e ben truccata ottiene il suo risultato. Si fa guardare. La naturalezza stessa con cui viene vissuta, in contrapposizione alla asciutta anoressia europea, la rende interessante. Le minigonne spesso fasciano gambe talmente “importanti” che nonostante siano ascellari non rivelano gli slip in quanto nascoste dalla materia prima umana.
E in questi locali tutto è Big. Le bibite, le bistecche, i commensali e……. i conti.
Un ultimo appunto per il quartiere Art-Decò tanto citato nei vari manuali per viaggiatori. Sinceramente una mezza delusione. Un po’ di case colorate anni 20 sparse qua e là. Decisamente sotto le aspettative. Se andate in qualsiasi vecchio paesino della Liguria ne trovate di più. Il problema è che in Italia, artisticamente, siamo abituati bene e nemmeno ce ne accorgiamo più delle nostre bellezze. Quello che altrove è eccezione per noi è regola.

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Da Miami abbiamo fatto un’escursione alle Key-Islands. Le isole tanto decantate che sono tutte collegate da una strada. Circa 200km di strada da fare, nei punti più scorrevoli, a 55miglia orarie.
Se volete arrivare in punta (Key West) per raggiungere il punto più Meridionale degli Stati Uniti continentali (90 miglia da Cuba), preventivate pure tre ore e mezza di viaggio per andare e altrettante per tornare.
Insomma una discreta sfacchinata e volendola fare in giornata vi godrete poco o nulla di ogni isola. Al max arriverete a fermarvi un paio di ore a KeyWest a osservare il tramonto sul mare e farvi la foto al pilone che rappresenta il punto Sud più estremo.
Come avrete capito non ci hanno fatto impazzire. KeyWest ha il suo perché ma non so se questo perché vale la fatica di 7 ore di auto. Forse il parere sarebbe stato diverso se avessimo almeno pernottato una notte li.
Magari tentate questa via.

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Dopodichè siamo partiti per Orlando. Questa è la città dei Parchi a tema. Ci sono DisneyWorld, SeaWorld, Universal Studios e molti altri. Poco distante, una cinquantina di km circa, c’è anche CapeCanaveral con tutti i missili, gli Shuttle e la storia dell’esplorazione Spaziale.
Qui scegliete in base ai vostri gusti sapendo che ogni parco prevede una spesa di circa 100$ a persona ed una ventina di dollari per la macchina. Morale due persone si devono sparare una media di 300$ (visto che dovrete anche pranzare) per ogni parco. E i bimbi non pagano molto meno a meno che non siano sotto i 3 anni. Altro discorso per CapeCanaveral il cui costo oscilla intorno ai 60$.
Fate i conti con quello che vi permettono le vostre tasche.
Un piccolo suggerimento. Se comprate i biglietti in hotel… pagate mediamente un 10% in meno rispetto ad andare direttamente alle casse dei parchi. Non è un bel mistero? Noi ovviamente abbiamo pagato di più pensando e sperando che andando direttamente al parco non avremmo avuto la sovrattassa dell’hotel. SBAGLIATO!!
Se volete cenare ad Orlando evitate il DownTown. Qui troverete solo locali stile Pub e aperitivi.
Se volete ristoranti percorrete la “International Drive Road” ne avrete a go-go.
I prezzi sono un po’ meglio che a Miami. Diciamo mediamente un 20% in meno.
Lungo la International troverete pure un Outlet enorme e veramente conveniente. Se volete abbandonarvi allo shopping è il momento giusto.
Sempre lungo la International c’è un grossissimo rivenditore di Harley Davidson; imperdibile per gli amanti del genere.

Dopo Orlando ci siamo spostati verso Nord a Daytona, sede di uno degli autodromi più famosi del mondo, eppoi a Daytona Beach.
Abbiamo visitato l’autodromo. Ovviamente l’interesse del luogo è differente in base a quanto si è o meno appassionati di auto. Ognuno quindi decida per se se andarci. Se volete presenziare durante una gara i giorni sono il Sabato e la Domenica. Altrimenti visitate solo l’autodromo come del resto si visitano gli Stadi di calcio anche se vuoti.
Daytona Beach, se amate il mare e la spiaggia, è decisamente interessante. Una lingua costiera pressochè infinita di sabbia fine con una spiaggia talmente profonda che… si va in auto. Esatto. In auto sulla e lungo la spiaggia.
In giorni di punta non credo che sia il massimo ma nel nostro “fuori stagione” non disturbava. Le auto girano lontane dal mare, sono pochissime se non nulle.
Tantissimi invece gli Hotel-Grattacielo proprio sul mare. In questo periodo sono per la gran parte vuoti ed a prezzi assolutamente contenuti intorno ai 90$ per appartamento (camera, cucina, bagno, terrazzino sul mare). In breve quasi dimezzati rispetto a Miami con spazi più che doppi.
Ad un bel bagno e ad un attimo di relax non si potrà rinunciare.

Dopo Daytona ci siamo mossi verso Tampa/St-Petersburg quindi nella parte occidentale della Florida all’interno del Golfo del Messico.
Anche qui bellissime spiagge e mare all’altezza. Non l’abbiamo comunque trovato né più caldo né particolarmente più bello che a Miami.
Siamo sempre su una media alta ma pensavo che andando sulla parte meno battuta ci fosse qualcosa di più “caraibico”.
Resta il fatto che la cittadina (St-Petersburg) e la città (Tampa) risultano assolutamente vivibili (ovviamente… ribadisco… siamo in Bassa Stagione)
ed attrezzatissime sia in termini di Hotel, spiagge, locali.
Molto belle le strade e i lunghi ponti (anche di 12 km) che uniscono i vari “territori” della laguna interna e che fanno di diverse isole una specie di zona continentale, agevolmente percorribile.

Stiamo tornando indietro di nuovo verso Miami ma prima facciamo un’ultima escursione alle Everglades, le paludi ricche di alligatori, tartarughe, mangrovie.
Ci aspettavamo di essere divorati dalle zanzare. Non è così. Sorpresa molto piacevole.
Non ci facciamo mancare una gita sugli aircraft, quei motoscafoni con l’enorme elica dietro stile CSI-Miami. Con questi, a velocità bassa eppoi pazza, giriamo la palude guidati da delle specie di Ranger locali. Qua e là sbucano fuori piccoli di alligatore che sembrano pezzi di ramo secco, strani pesci, molte tartarughe che nuotano allegramente.
E’ la zona dove i Seminole, orgogliosa tribù indiana, ha tenuto per anni sotto scatto prima gli spagnoli e poi gli americani. L’unica tribù che non ha firmato “rese” al viso pallido e che intorno agli anni ’50 si è vista riconoscere un sostanzioso capitale per “ripagare” l’usurpazione delle terre.
Il loro capo più noto è stato un certo Osceola. Lo vedrete citato in cartelli e località varie. Con le sue innovative strategie di guerra costrinse ad molte battaglie sanguinose gli eserciti nemici forte della conoscenza del territorio e dell’integrazione che offriva a neri e meticci cubani e sudamericani, in fuga da realtà di povertà e schiavitù, che si univano alla lotta.
Ovviamente assassinato poi a tradimento perché c’è sempre qualcuno disposto a vendersi per denaro.

Un’ultima curiosità. La famosa catena HardRockCafè, con le decine di negozi in tutto il mondo, è di proprietà dei Seminole. L’avreste mai detto ?

(IN PROGRESS)

Ferie a Miami – Spunti e suggerimenti per una Vacanza in Floridaultima modifica: 2015-10-09T16:21:09+02:00da alphaomeg
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