Non ho mai capito quelli che si fissano solo sull’aspetto e sulla superficialità.
Sulla modella ventenne della pubblicità con il fisico anoressico e i fianchi stretti e androgini.
Tutte le altre donne non le considerano neppure.
La modella ventenne gli sembra chissà che e se non riescono a trovarne una vera ne cercano una che prova in tutti i modi di esserlo.
Oltretutto la modella ventenne non riesce a mandarti il cuore in gola come un’auto potente.
E’ liscia come un’auto elettrica.
E’ tutta un io io io, tutta un me me me.
Così ristretta e vuota da fare pena. Da far paura. Da farti venire un senso di solitudine mortale.
Ore davanti allo specchio a truccarsi e vestirsi.
Non mangia, va in giro con la bottiglietta d’acqua sempre in mano.
Prende una gollata ogni dieci minuti. Sempre li a svitare e riavvitare quel tappo.
Non sa niente, nemmeno il nome del residence dove abita.
Sa solo chiedere ed aspettarsi regali. Una compravendita che non finisce mai.
Zero da raccontare. Un Deserto.
Zero opinioni, zero passioni, zero orgasmi.
E’ come stare con una bambola di gomma.
Una finzione continua, da sfiancarti.
La porti ad un aperitivo sul mare al tramonto e lei si fa il selfie con il telefonino e lo mette in rete per fare invidia alle amiche.
Invece magari ti capita la trentenne o quarantenne o cinquantenne con qualche complicazione nella vita e qualche dolore nel passato.
Magari fa un lavoro che non conosci e magari vive in un posto dove non sei già stato.
Magari ha qualche segno in faccia e i fianchi veri e qualche smagliatura e molto da raccontare.
E questi cosa fanno?? Si girano a guardare la modella ventenne.
C’è da ringraziare tutti i fissati autolimitati che ci sono in giro e che lasciano spazio a chi sa apprezzare.
Quanto scritto sopra, un po’ riveduto, corretto e da me adattato per una visione più “generalizzata”, non è acqua del mio mulino ma è liberamente tratto dal libro “Cuore Primitivo” di Andrea De Carlo.
Ma dice esattamente ciò che penso e come lo penso, pertanto mi è sembrato “un po’ mio” e degno di essere segnalato.
Spero che, pubblicando queste poche righe, io non abbia violato i diritti di copyright quanto piuttosto io abbia fatto pubblicità gratuita.
Chiedo fin da subito venia se ho commesso un atto non corretto.